Robin's ambiguo Salomè
Robin's ambiguo Salomè L'attrice in una versione choc dell'eroina di Wilde: senza gambe e senza capelli Robin's ambiguo Salomè <Anche lei è stata rifiutata come me» ROMA. «Com'è bella stasera la principessa Salomè... Somiglia al riflesso di una rosa bianca in uno specchio d'argento», dice Oscar Wilde attraverso uno dei soldati che montano la guardia al palazzo di Erode Antipa. Immagine immortale, fissata nel ghiaccio di un chiaro di luna. Eppure, una tale sinuosità liberty sta per frantumarsi. Il dramma, scritto in francese per Sarah Bernhardt nel 1893, sarà portato in scena domani alla Versiliana nell'interpretazione di Eva Robin's. Che, come ognun sa, ha visibili, sul proprio corpo, i segni di una profonda ambiguità sessuale e, come se non bastasse, trasformerà radicalmente l'aspetto della figlia di Erodiade, mutilerà orribilmente il corpo bello e vergine della principessa che Erode, in un empito di passionalità erotica, implora di danzare. Ma Salomè non ha trasporti che per Iokanaan, il profeta, l'invasato di Dio, che la respinge, la offende, la insulta, rimettendoci la testa. Incarnandosi in questa principessa desiderata da tutti meno che da uno, Eva Robin's la priverà delle gambe e dei capelli, le toglierà cioè due aspetti fondamentali della femminilità e della seduzione. Perché questo scempio? Perché privare delle gambe la donna che sapeva incantare un uomo con la danza? Dice la Robin's: «Le ho tolto le cose che appartenevano alla mia seduzione quotidiana. In lei tutto nasce dalla danza, ma nel suo animo c'è qualcosa di mostruoso. Mi sembrava giusto mortificarla». E' vero. C'è il rapporto con Io¬ kanaan. Colei che, fino a un momento prima, avrebbe potuto sedurre chiunque, improvvisamente viene rifiutata. E ciò scatena la sua vendetta, la sua sanguinosità. ((Anch'io sono stata rifiutata», dice la Robin's. Non avevamo pensato a una tale coincidenza. Apprendiamo che era stata rifiutata perché, una volta, quella volta, si era proposta soltanto «come oggetto del desiderio». Ecco perché era stata rifiutata. Le domandiamo se, anche per lei, il rifiuto è stato un acido caustico. Risponde: «I rifiuti insegnano più di mille vittorie». Verissimo, in via di principio. Ma nel particolare? «Mi ha insegnato a diventare più umana, a sentirmi meno onnipotente, a ricominciare in maniera meno spavalda. Il rifiuto mi ha fatta maturare». Eva Robin's ci ha aiutati a individuare il nocciolo autobiografico che ha ispirato la trasformazione di Salomè. Ma perché infierire così crudelmente su un personaggio che generazioni di lettori e di spettatori hanno visto in un modo completamente diverso? «Perché volevo punirla della sua enorme presunzione e cattiveria. Perché non ne posso più del liberty. Perché l'ambiente intorno a lei è profondamente crudele. E perché ancora oggi la crudeltà è immensa verso chi è menomato. Salomè è una donna menomata. Da sola non ce la fa a venire a capo della situazione. Somiglia a tanti poveri invalidi che devono affrontare un gradino». Spiega che ha lavorato a lungo intorno al personaggio, prima di affrontarlo sul palcoscenico. L'ha affrontato in discussioni accanite con Aldo Reggiani, che nello spettacolo diretto da Alberto Casari interpreta il personaggio di Erode. Alla fine, pensa di avercela fatta. Al Teatro Vittoria di Roma affronta una delle ultime prove. Domani il debutto a Marina di Pietrasanta, e poi la torunée invernale. Ma è strana la vita teatrale della Robin's. Il teatro è una delle sue passioni dichiarate. Eppure lavora senza continuità, appare e riappare, a capriccio. «Vuole dire che sono una birichina? Io faccio quello che posso. Sono entrata nel teatro di soppiatto. Il teatro mi piace, ma è crudele, pericolo¬ so». Ma questo entrare e uscire... «Fare quello che mi propongono non è ammissibile. Ho detto mille volte di no, prima di incontrare Salomè. Salomè è confacente». Che vuol dire? «Vuol dire che lei è diversa, come me». Osvaldo Guerrieri alomè ome me» a Robin's: il teatro udele e pericoloso rontarlo sul palcenico. L'ha afntato in discusni accanite con o Reggiani, che lo spettacolo dito da Alberto Cari interpreta il sonaggio Erode. Aline, pensa avercela ta. Al Tea Vittoria Roma afnta una le ultime prove. Domani il deto a Marina di Pietrasanta, e Eva Robin's: il teatro è crudele e pericoloso
Luoghi citati: Pietrasanta, Roma
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