Gii stipendi battono l'inflazione

Gii stipendi battono l'inflazione RETRIBUZIONI L'Istat: ma la dinamica salariale si modererà nella seconda metà del '98 Gii stipendi battono l'inflazione Cresciuti di oltre due punti e mezzo in un anno ROMA. Le retribuzioni corrono un po' più dell'inflazione. Lo dice l'Istat, che ieri ha diffuso i dati di giugno. Nello scorso mese le retribuzioni sono cresciute dello 0,1 per cento rispetto a maggio, e del 2,6 per cento rispetto al giugno dell'anno scorso, a fronte di una crescita dell'inflazione dello 0,1 per cento (+1,8 per cento quella annua). Comunque, l'Istat prevede che nei mesi successivi a giugno la dinamica tendenziale delle retribuzioni contrattuali subisca dei rallentamenti, in base agli aumenti già fissati, nell'agricoltura e nella pubblica amministrazione. Nell'industria invece si registrerà un'accelerazione a partire da agosto. In complesso l'aumento medio delle retribuzioni contrattuali orarie dovrebbe essere a fine '98, in base agli aumenti già programmati, pari al 2,3 per cento. I dati sono relativi ai contrat¬ ti collettivi nazionali, che riguardano 7,1 milioni di dipendenti (il 58,1 per cento del totale del monte retributivo). In giugno l'aumento delle retribuzioni è stato determinato, oltre agli aumenti previsti per energia, edilizia e trasporti, dall'applicazione nel settore dell'industria del nuovo contratto per i dipendenti della chimica. L'incidenza dei contratti nazionali, calcolata in termini di monte retributivo - precisa l'Istat - è massima per l'edilizia e il commercio, gli alberghi e i pubblici esercizi e raggiunge il 98,5 per cento dell'industria in senso stretto. Il valore minimo si registra invece per l'agricoltura (2,7 per cento del totale). In attesa di rinnovo sono 35 accordi collettivi nazionali che rappresentano il 41,9 per cento dei contratti e si riferiscono a 4,4 milioni di lavoratori dipendenti. Nei diversi settori di attività si è registrato in giugno un aumento congiunturale dello 0,2 per cento per l'industria, (nuovo contratto chimici) e dello 0,1 per cento per energia elettrica, gas e acqua ed edilizia. Aumenti anche nel ramo dei servizi destinabili alla vendita: trasporti (+1,2%) e credito e assicurazioni (+0,1 per cento) mentre l'applicazione in alcune province del cosiddetto «elemento economico territoriale» determina, nelle costruzioni, un aumento dello 0,1 per cento. Variazioni tendenziali delle retribuzioni contrattuali orarie significativamente superiori alla media si registrano quindi per poste e telecomunicazioni (+5,6%), trasporti (+5,4%), gomma e materie plastiche ( +4,8%), industrie chimiche (+4,6%) ed edilizia (+3,7%). Aumenti tendenziali contenuti si rilevano invece per assicurazioni (+0,5%), alimentari, bevande e tabacco (+0,2%) e credito (+0,2%). [r. e.

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