I Comuni minacciano le tredicesime di Francesco Bullo

I Comuni minacciano le tredicesime IRPEF Con la nuova addizionale decollano le prove di federalismo fiscale I Comuni minacciano le tredicesime Scontro sulle ipotesi di riforma fiscale per il2001 ROMA. Il federalismo fiscale muove i primi passi e il governo fa le prove generali con il via libera dato all'«operazione addizionale Irpef», cioè un maggior prelievo fiscale destinato agli enti locali. Le reazioni ncn si sono fatte attendere (d'altra parte erano prevedibili, come succede ogni volta che si parla di aumentar le tasse) e in campo, oltre all'ovvia opposizione del Polo, sono scese tra gli altri la Confedilizia, la Confesercenti, la Confartigianato. E c'è da immaginare che 0 contribuente tartassato, nonostante il caldo e l'afa di questi giorni, abbia mormorato la classica frase «piove governo ladro» leggendo titoli minacciosi che più o meno annunciavano: «Stangata sulle tredicesime». Questa volta però i fautori della protesta hanno trovato un autorevole alleato nella Corte dei conti che non è stata certo tenera nel giudicare il sistema dei tributi locali, caratterizzato da una crescita molto rilevante del carico fiscale sul porta¬ fogli dei contribuenti. Ma è poi tutto così nero? E' presto per dirlo. La relazione che accompagna lo schema di decreto legislativo specifica che la decisione sull'aliquota fissata a livello statale, applicabile a tutti i Comuni, sarà presa «tenendo conto delle nuove necessità» con un decreto che verrà emanato entro il 15 dicembre. Per ora si può affermare che a fine '98 ci sarà un prelievo dello 0,5% (già deliberato) applicato dalle Regioni. Dal 2000 in poi questo prelievo potrà salire fino all' 1 % in base alle decisioni di ciascuna Regione. Dall'anno prossimo al prelievo regionale si dovrebbe a questo punto aggiungere quello dei Comuni, a carico delle buste-paga di fine anno: l'entità non è stata ancora decisa ma potrebbe essere di enea lo 0,5 per cento. Dal 2001 ciascun Comune potrà deliberare l'aliquota aggiuntiva che potrà arrivare a un altro 0,5 per cento. In conclusione, con l'alleggeri¬ mento della pressione tributaria a livello centrale avremo una bustapaga un po' più ricca mese per mese, ma pagheremo il «conguaglio» tutto in una volta con la tredicesima. Se si sommano tutte queste addizionali sull'imponibile Irpef potrebbe gravare una maggior pressione fiscale, secondo i calcoli di alcuni esperti, che potrebbe raggiungere anche il 2%, solo in parte compensata da un taglio delle aliquote erariali. Per ora sono comunque ipotesi, staremo a vedere le cifre in concreto quando saranno fissate le aliquote. Se non è il caso di drammatizzare o di fasciarsi la testa prima del tempo, resta comunque una preoccupazione segnalata anche dalla magistratura contabile: gli enti locali saranno poi capaci di spendere questi soldi o alla cifra dei residui passivi (25.261 miliardi nel '96) dovremo aggiungere qualche zero? Francesco Bullo

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