Trappole su Internet contro i pedofili

Trappole su Internet contro i pedofili Oggi dal Senato arriva il via definitivo, procedure speciali e condanne fino a 16 anni Trappole su Internet contro i pedofili La Camera approva la legge: «Sventerà nuove tragedie» ROMA. Si combatteranno i pedofili con le tecnologie più moderne, compresi alcuni «siti civetta» su Internet per smascherare il traffico di immagini proibite e le reti criminali di maniaci. La novità è nel testo approvato dalla Camera, che ieri ha ha detto «sì» alla legge antipedofili. Adesso la parola passa al Senato, che oggi o al più tardi domani potrebbe dare l'approvazione definitiva. Fare presto è un imperativo categorico: di questo parere è infatti la relatrice Anna Serafini, dei Democratici di sinistra, che ha invitato Palazzo Madama ad affrettarsi: «Quanto continua ad avvenire nel nostro Paese dimostra quanto sia necessario». Le norme aggiornano soprattutto le armi per la lotta alla pedofilia. La battaglia contro lo sfruttamento sessuale dei minori si svolgerà anche su Internet, allargando la nozione di reato alla consultazione di siti pornografici con minori. Secondo la relatrice Serafini, si è raggiunto l'obiettivo di una legge «rigorosa ma non giustizialista». Tuttavia nei vari passaggi tra Camera e Senato si è stabilito che chi compra e detiene materiale pornografico relativo a minori può venire punito anche con la semplice multa (da 3 a 13 milioni), in alternativa al carcere (fino a tre anni), mentre in origine detenzione e sanzione erano abbinate. La nuova legge attribuisce a magistrati e polizia poteri speciali a partire dalle intercettazioni telefoniche. Chi induce alla prostituzione un minore, oppure la favorisce o la sfrutta, vedrà aprirsi le sbarre del carcere da un minimo di 6 a un massimo di 12 anni, con in più una multa da 30 a 300 milioni. Chi compie atti sessuali dietro pagamento con minori tra 14 e 16 anni è punito con il carcere da 6 mesi a 3 anni e con sanzioni da 3 a 10 milioni. Chi sfrutta i minori per produrre materiale pornografico avrà condanne tra i 6 e i 12 anni di carcere e anche in questo caso subirà una multa, compresa tra 50 e 500 milioni. Infine, l'organizzazione o la propaganda di viaggi «a scopo sessuale» ai danni di minori comporta da 6 a 12 anni di carcere e una multa da 30 a 300 milioni. I dati, del resto, la dicono lunga sulla gravità del fenomeno: in Italia due bambini ogni mille subiscono abusi, mentre nel mondo il mercato della pornografia infantile muove interessi pari a 500 miliardi di dollari. Nelle ultime indagini della Criminalpol sono state censite mezzo milione di foto pornografiche con bambini. Di fronte alla legge approvata alla Camera i politici plaudono, mentre gli operatori sociali ne riconoscono l'importanza, ma invitano a considerare il problema nella sua complessità. Il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, osserva che, se le pene severe sono utili, tuttavia - aggiunge • «in Italia si vivono ondate di sensibilità nei confronti dell'infanzia motivate da casi drammatici come quelli accaduti recentemente. Ma non è l'emotività o una singola legge a cambiare la situazione, bensì una politica complessiva in favore dell'infanzia». Il giudice minorile di Roma, Simonetta Matone, rileva anche lei che la legge non basta, ma occorre «una diversa sensibilità e disponibilità ad accogliere i segnali di disagio». Mara Gattoni, presidente di Ecpat Italia, l'associazione che combatte prostituzione e pornografia mfantili, aspetta di ve¬ dere la legge all'opera ed esprime la preoccupazione per «le modifiche in senso garantista» che permetterebbero all'adulto di cavarsela con poco, perché, «purtroppo, in Italia si continuano a difendere i diritti degli adulti e mai quelli dei minori». Tra i politici, Luigi Manconi, dei Verdi, spiega che «è una vittoria di molti» ed anche dei Verdi, che erano tra i presentatori del testo. Rosa Russo Jervolino, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, parla di «risposta chiara ed incisiva» anche di fronte ai recen¬ ti fatti di cronaca e si augura la rapidissima e definitiva approvazione per non lasciare incompiuto un provvedimento che invece deve entrare immediatamente in azione per prevenire le azioni di rischio, sviluppare aiuto e solidarietà nei confronti delle vittime, punire severamente gli autori dei reati». Per Marida Bolognesi, infine, presidente della commissione Affari sociali di Montecitorio, sono ora i Comuni e la collettività locale che vanno investiti di nuove responsabilità. Luca Tornasi rtotjfc PROSTITUZIONE MINORILE - Chi induce alla prostituzione un bambina, a la favorisce o la sfrutta, sarà condannato da 6 a 12 anni, con in più una multa da 30 a 300 milioni. - Chi compie atti sessuali dietro pagamento con minori tra 14 e 16 anni è punita con il carcere da 6 mesi a 3 anni e con sanzioni da 3 a 10 milioni. PRODUZIONE DI MATERIALE PORNOGRAFICO - Chi sfrutta t minori per produrre materiale pornografico subirà condanne tra i 6 e i 12 anni, più una multa, tra 50 e 500 milioni. TURISMO SESSUALE - L'organizzazione o la propaganda di viaggi "a scopo sessuale" ai donni di minori comporta do 6 a 12 anni di carcere e una multa da 30 a 300 milioni. INTERNET - Siti "civetta* su Internet per smascherare i traffico di immagini pornografiche e le reti criminali di maniaci. PROCEDURE - Poteri speciali a magistrati e polizia, a partire dalle intercettazioni telefoniche. Anna Maria Serafini

Persone citate: Anna Maria Serafini, Anna Serafini, Ernesto Caffo, Luca Tornasi, Luigi Manconi, Marida Bolognesi, Rosa Russo Jervolino, Serafini, Simonetta Matone

Luoghi citati: Ecpat Italia, Italia, Roma