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Un ergastolo per eredità L'uomo scagionato dopo 3 anni dal biglietto nascosto in un libro Un ergastolo per eredità Si uccide efa incolpare il marito LA VENDETTA DELLA MOGLIE TRADITA LONDRA NOSTRO SERVIZIO Il foglietto, tre righe nitide d'inchiostro azzurro, scivolò per terra con un fruscio casuale. Era infilato da oltre due anni tra le pagine di un libro. Diceva: «Ryan. Non ti lascio assolutamente niente a parte questo biglietto, se lo troverai in tempo. San». San aveva previsto tutto con lucidità, nonostante fosse una donna umiliata e distrutta. Si era uccisa ingollando un anestetico per cavalli disciolto nell'aranciata, in modo che il suo suicidio apparisse come un omicidio. Nascondendo la verità per vendetta, era riuscita a mandare in galera il marito che la tradiva. Ryan James, 43 anni, veterinario, ha scontato tre anni della sentenza che lo condannava all'ergastolo con l'accusa di avere ucciso la moglie per incassare l'assicurazione e metter su casa con l'amante, Catherine. L'uomo aveva appena perduto l'appello quando il biglietto cadde tra i piedi di Catherine che stava riordinando le sue carte. I grafologi del tribunale di Burton on Trent, nello Stafforfehire, hanno concluso che la calligrafia era quel- la autentica di Sandra James, affettuosamente detta San, 39 anni e madre di tre bambini. Potrebbe tranquillamente essere la trama di un film, con il finale riscritto da tre righe, sedici parole in tutto riposte con l'accuratezza di chi vuole lasciare al caso la possibilità che saltino fuori o vadano buttate. Sandra James era sconvolta perché aveva sempre pensato che il suo fosse un matrimonio perfetto. Magra e scattante, un caschetto svelto di capelli bruni e una larga risata, dieci anni prima aveva perso la testa per quel giovane veterinario che era venuto a visitare il suo pony e due giorni dopo le aveva bisbigliato: «Voglio che tu sia mia». Per lei Ryan aveva lasciato la sua prima moglie, Mair, che aveva da poco partorito la loro primogenita. Sandra e Ryan si sposarono a Gretna Green nell'83. Poi vennero i tre figli, e l'ottimo lavoro di lui come socio di una piccola clinica per cavalli, che gli permetteva di guadagnare l'equivalente di 150 milioni all'anno. Tutto cambiò il giorno in cui Sandra, che faceva parte del comitato dei genitori presso l'asilo dei suoi figli, incontrò Catherine Crooks, un'altra mamma più giovane di lei. Le due donne divennero amiche e presero a incontrarsi durante i fine settimana in compagnia dei mariti. Ma il signor Crooks era spesso assente e Catherine divenne l'amante di Ryan James. Nel settembre del 1993 Sandra scoprì tutto e quattro giorni dopo cambiò il testamento. Il nuovo documento, che secondo le sue specificazioni doveva essere letto in presenza del marito, diceva: «A mio marito non lascio assolutamente niente. Ti ho amato e ti ho perduto. Non lo dimenticherò mai». La signora James diede inoltre disposizione di lasciare la sua automobile al fratello e alla nuora, ai quali chiese anche: «Per favore, vogliate bene ai miei bambini e restate in contatto con loro». Infine, raccomandò di bruciare tutti i suoi vestiti. Il veterinario andò a vivere con Catherine. Ma poiché non riusciva a pagare il mutuo della villetta coniugale e l'affitto del nuovo appartamento, tornò a casa dalla moglie. Al processo di primo grado Ryan aveva detto che dopo aver scoperto l'adulterio, Sandra gli aveva dato una lettera in cui minacciava di uccidersi e gli chiedeva di aiutarla «ad andarsene con dignità». Disse anche che in passato aveva menzionato a sua moglie il caso di un collega che alcuni anni prima si era suicidato trangugiando una dose di Immobilon, un potente anestetico per cavalli: «Nell'ambiente veterinario era noto come il medicinale preferito da chi vuole uccidersi». Sandra sperava in una riconciliazione con Ryan. Ma la notte del 13 gennaio 1994 fu trovata agonizzante nel suo letto, dopo aver bevuto un bicchiere d'aranciata drogata con l'Immobilon. Nel suo sangue furono ritrovate anche misteriose tracce dell'antidoto all'anestetico, insieme con il residuo di im antidepressivo. Al processo di primo gra¬ do nessuno riuscì a spiegare perché i suoi piedi presentassero i segni di alcune iniezioni. Ma adesso la ricostruzione è parsa chiara ai giudici: Sandra ha sottratto l'anestetico dall'ambulatorio o dalla macchina del marito e lo ha provato su se stessa insieme all'antidoto prima di scioglierlo nella bevanda. Ryan fu condannato all'ergastolo e sposò Catherine in cella alla fine del 1995. Il biglietto restò tra le pagine del libro fino a dopo la sentenza d'appello che aveva confermato la pena. Adesso, dopo averlo liberato, i giudici dicono che un altro processo non sarà necessario: le coincidenze tra il testamento e il biglietto rivelano «intenzioni suicide». In particolare, quel «non ti lascio assolutamente nulla». Ryan aveva sempre sostenuto che quello di Sandra era un suicidio mascherato da omicidio: «Sono contento che l'accusa abbia accettato che se quel biglietto fosse stato trovato subito, io non sarei stato incriminato», dice ora. I suoi figli erano stati dati in affidamento, ma non è chiaro se adesso gli verranno restituiti. Maria Chiara Bortazzi Un bobby davanti al Big Ben