Sindrome astenica di Lietta Tornabuoni

Sindrome astenica P PERSONE m Sindrome astenica persone bruciate vive. Persone ferite da arma da fuoco: e si viene a raccontare che le ferite sono dovute alla ricaduta di proiettili sparati in aria in segno di avvertimento. Persone chiuse, con i quaranta-quarantaquattro gradi di calore siciliani, in capannoni o in roulottes infocati: fuggirne, fuggire, è pura sopravvivenza, altro che disobbedienza o rivolta. Filo spinato per le recinzioni dei luoghi di raccolta. Sono cose atroci, ma pochi sembrano preoccuparsene. Il governo di centrosinistra fa come se nulla fosse, finge di credere che i flussi migratori verso il nostro Paese come verso altri Paesi si possano bloccare con i divieti, con i muri, con accordi diplomatici elementari (tu, governo, impedisci ai tuoi cittadini di venire in Italia e io, governo, ti pago in danaro, affari o benefici); finge di non sapere che la grande migrazione non si può arrestare né respingere, ma che bisogna imparare a gestirla, regolarla, accettarla. L'opposizione di destra neanche pare accorgersi che sta accadendo qualcosa: pronta a fare fuoco e fiamme quando sono in gioco i suoi interessi politici o gli interessi personal-giudiziari del suo Berlusconi, pronta alla massima suscettibilità e a lasciarsi andare a parole grosse su ogni minima faccenda di prestigio partitico, di fronte agli avvenimenti di questi giorni resta inerte, assente, muta, non ha niente da dire, niente per cui protestare. Anche la gente risulta noncurante, disattenta, distratta: saranno il caldo, le vacanze, le tante preoccupazioni individuali, la stanchezza di tutto o la sfiducia, ma persino la pietà pare svanita. I vecchi combattenti per i diritti civili, quelli così vibranti nella reazione anni fa, quando i primi clandestini venivano te■ nuti a bruciare sotto il I sole e innaffiati d'acqua con gli idranti, forse dormono. Il Boat-People con le sue tragedie e i suoi morti ha smesso di commuovere: adesso gli emigranti per forza appaiono soltanto una spina tormentosa, una disgrazia stagionale, un altro guaio riservato al Mezzogiorno, una grana estiva affrontata con i metodi peggiori. A cercar di capire, a indignarsi per trattamenti disumani, son rimasti, sembra, soltanto i preti. I fatti che in questi giorni hanno coinvolto i clandestini aspiranti a sbarcare o rimanere in Italia, e il relativo disinteresse generale, non sono esclusivamente episodi atroci, sono pure bruttissimi segni. Dicono che in fondo ce ne importa ormai poco che il nostro sia o venga giudicato nel mondo un Paese civile, e non uno di quei tanti posti dove può succedere di tutto e le storie oscure, vergognose, incredibili si sommano senza conseguenze. Dicono che il sentimento di solidarietà e di compassione insito nelle culture cattolica e comunista (magari ipocrita, magari dimostrativo, magari superficiale o strumentale, magari fazioso e selettivo, però esistente e considerato doveroso) sembra essersi perduto con il fallimento politico di quelle ideologie. E che al suo posto domina la sindrome astenica, la depressa indifferenza, l'atonia, l'interesse spietatamente concentrato sui casi materiali propri, il poco orgoglio nazionale (perché il patriottismo sta nel volere che il proprio Paese sia civile), un'assenza sconfinata. Lietta Tornabuoni ani 1

Persone citate: Berlusconi, Boat

Luoghi citati: Italia