No al voto all'estero scontro nel Polo

No al voto all'estero scontro nel Polo La legge bocciata per le assenze di Forza Italia. Fini: un tradimento intollerabile No al voto all'estero scontro nel Polo Treu esclude assunzioni dirette dei disoccupati Lsu ROMA. Ieri Montecitorio ha respinto per soli 12 voti il disegno di legge costituzionale per il voto degli italiani all'estero. La bocciatura ha scatenato una violenta rissa all'interno del Polo. Al momento del voto, infatti, erano assenti ben 50 deputati di Forza Italia su 111, e ciò è apparso come un tradimento «intollerabile» (è la parola usata da Fini) agli occhi di Alleanza nazionale, che considera il voto per i nostri emigranti come una bandiera. L'ex missino Tremaglia e l'azzurro Biondi sono quasi venuti alle mani. Fini ha scritto a Berlusconi: «La compattezza del Polo e la reciproca solidarietà devono evidenziarsi in tutte le battaglie di giustizia e libertà». Intanto continua a ribollire la protesta dei disoccupati, soprattutto nel Sud, ma il ministro Treu è fermo: «Non assumeremo i 130 mila dei lavori socialmente utili». Corazza, Lepri, Magri, Patinilo e Rampino ALLE PAG. 5 E 8

Persone citate: Berlusconi, Lepri, Magri, Polo Treu, Tremaglia, Treu

Luoghi citati: Roma