UNA FESTA IN PERICOLO

UNA FESTA IN PERICOLO UNA FESTA IN PERICOLO IAIX-LES-BAINS L Tour un giorno è moribondo e ventiquattrore dopo balza dal letto grazie alle cure di Pantani. Poi gli torna un febbrone da cavallo ed è sul punto di spirare. Lo ha invaso e lo strazia il virus della polizia. «Mi sono rotto le scatole e vi saluto», dice Jalabert, bandiera del ciclismo francese, nel pieno d'uno sciopero di disperazione: «Basta, ci state trattando comecriminali». Stop, si riprende, ancora stop, discussioni, decisioni prese e stracciate, la tappa è annullata: non era mai accaduto nella storia dell'illustre competizione. Da Lille, dove le indagini della brigata antistupefacenti hanno preso il via, il procuratore aggiunto Gerald Vinsonneau si mette in contatto con il direttore generale della corsa e gli spiega: «Mi rendo conto, monsieur, che l'impatto della giustizia sul Tour è stato durissimo. Ma noi tacciamo il nostro mestiere. C'è un'inchiesta aperta, un imputato in carcere, il dottor Ryckaert della Festina. Abbiamo respinto la richiesta di libertà provvisoria». E la polizia continua la sua operazione a ventaglio, a piovra, entra negli alberghi, preleva, fruga, interroga. Quattro squadre, Once, Deutsche Bank, Riso Scotti e Banesto, scompaiono ieri dalla scena, altre non vedono l'ora di svignarsela. Con quale corteo Pantani arriverà a Parigi? 11 vecchio danese Rijs si guarda intorno, si commuove, dichiara: «E' la nostra vita, andremo avanti». Gianni Ranieri CONTINUA A PAG. 12 QUINTA COLONNA

Persone citate: Gerald Vinsonneau, Gianni Ranieri, Jalabert, Pantani, Rijs, Riso Scotti, Ryckaert

Luoghi citati: Parigi