Fininvest si fa in due e oggi vende la Stando

Fininvest si fa in due e oggi vende la Stando Avanza la razionalizzazione del gruppo di Arcore Fininvest si fa in due e oggi vende la Stando MILANO. Gli azionisti Fininvest hanno approvato la divisione della società in due parti, e il progetto di scissione che trasferirà ad una nuova società: la Fininvest Spa, le partecipazioni in Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Pagine Italia, Medusa Film ed Emittente Titoli Spa (società costituita nel '97 con Generali, Compart, Eni, Hdp, Ifi, Ina, Pirellina, Ras e Telecom per promuovere il mercato mobiliare). In questa società, che avrà un capitale sociale di 40 miliardi e un patrimonio netto di 89 miliardi, i cespiti verranno attribuiti ai valori contabili assegnati nel bilancio al 31 dicembre '97. Il suo valore di libro è naturalmente assai più alto, se si tiene conto della capitalizzazione delle partecipazioni detenuto in società quotate come Mediaset (49,33%), Mondadori (48,76%) e Mediolanum (37,82%). Ai prezzi di Borsa di due giorni or sono il valore complessivo di questi gruppi quotati era pari ali .375 miliardi. Tutte le attività immobiliari resteranno invece nella Fininvest che cambierà nome in Silvio Berlusconi Holding, e che avrà un capitale sociale di 360 miliardi e un patrimonio di 800 miliardi. Ad essa verranno attribuite tutte le risorse imprenditoriali e finanziarie nei settori edilizio-immobiliare, commerciale, dei servizi e delle at- ti vita sportive (Milan). Secondo quanto anticipato nelle scorse settimane, nella Silvio Berlusconi Holding dovrebbe poi confluire anche il patrimonio immobiliare che a suo tempo Silvio Berlusconi aveva passato al fratello Paolo. La scissione si inquadra nel processo di razionalizzazione della Fininvest, nella necessità di focalizzare la futura Silvio Berlusconi Holding nel corebusiness, con un occhio a una prossima quotazione in Borsa, e consentire a Fininvest Spa di sfruttare le opportunità che potranno crearsi tra i settori dei media (Tv, pubblicità, editoria, cinema e annuaristica informativa) e dei servizi al pubblico (strumenti finanziari, assicurativi e previdenziali). Intanto, la Fininvest si pre¬ para all'addio alla Stantìa, la «casa degli italiani» governata per dieci anni. Oggi si riunirà il consiglio di amministrazione della società e sul tavolo vi sarà l'offerta, perfezionata in questi giorni, dei gruppi Franchini (assistito dal Mediocredito Lombardo) e Coin. Per le chiavi delle catene di supermercati (190 punti vendita, quasi tutti in attivo, 2300 miliardi di fatturato) e magazzini non alimentari (160 negozi, 1400 miliardi di ricavi, molti però in «rosso») dovranno sborsare circa 800 miliardi. Dalla cessione sono escluse le attività di Blockbuster (home-video) e della Holding dei Giochi (Toys Center) e gli immobili che resteranno di proprietà della Fininvest. La cessione della Standa era entrata nel vivo nel maggio scorso con una trattativa esclusiva intavolata con Coin che fungeva da capo-cordata per Coop e Conad. Il primo luglio invece era saltato il negoziato ormai giunto al traguardo e in campo era sceso con una nuova offerta Gianfelice Franchini, l'imprenditore brianzolo che nel '93 era entrato in Standa, come socio di Berlusconi, conferendo la catena SB (Supermercati brianzoli). La Standa, fondata nel 1931 dalla famiglia Monzino, era stata ceduta nell'88 dalla Montedison (che l'aveva rilevata nel '66) alla Fininvest. [r. e. s.] La Silvio Berlusconi Holding manterrà tutte le attività immobiliari e avrà un capitale sociale di 360 miliardi

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