«Intesa crescerà ancora» Bazoli punta sulle casse

«Intesa crescerà ancora» Bazoli punta sulle casse Buono il bilancio del primo semestre «Intesa crescerà ancora» Bazoli punta sulle casse Firmato l'accordo con Cariparma Richiesti nuovi fondi al mercato MILANO. Un aumento di capitale da mille miliardi. Banca Intesa lo chiede (e lo ottiene) ai propri azionisti in assemblea e tocca al presidente Giovanni Bazoli, spalla a spalla con l'amministratore delegato Carlo Salvatori, spiegare come saranno usati. «Ci dotiamo di mezzi finanziari per sostenere la crescita», dice il presidente. E per una volta gioca d'anticipo confermando in assemblea che i mille miliardi («Non tutti, una parte andrà a rafforzare il capitale di base e a finanziare prestiti subordinati», spiega Salvatori) serviranno a chiudere le operazioni in corso con Friuladria e la Cassa di risparmio di Parma. Un'intesa, quest'ultima, che proprio ieri pomeriggio ha trovato la firma dell'accordo programmatico secondo uno schema che ricalca pari pari il modello federativo a suo tempo usato per Cariplo e Ambroveneto. Riassume lo stesso Bazoli: «Intesa acquisirà il controllo di Cariparma e cioè il 51,6% in mano alla Fondazione della Cassa pagandolo in parte cash e in parte con un concambio azionario che consentirà alla Fondazione Cariparma di diventare azionista di Intesa, con almeno il 5%, e membro del patto di sindacato». Stesso copione, in fondo, di quello previsto (con la lettera d'intenti firmata ai primi di luglio) nell'accordo con Friuladria, estremo Nord-Est, terra ricca e appetita (come l'Emilia) da ogni banca in via d'espansione. E Intesa ha scelto un modello federativo che dopo Parma e Pordenone prevede inevitabili altri sbocchi. Dove? «Abbiamo parecchi dossier allo studio», ammette il professore: «Intesa ha una naturale vocazione aggregante per le casse di risparmio grazie alla leadership di Cariplo». Casse di risparmio, dunque. Ma quali? Le voci parlano di interesse per la Cassa di Firenze, per quella di Genova, di voglia di rafforzarsi lungo la dorsale adriatica. Bazoli glissa ma conferma l'attenzione per le Casse anche perché, spiega, «bisogna razionalizzare la rete di partecipazioni Cariplo». Serve una pausa di riflessione, frenano a Intesa, ma si sa, chi si ferma è perduto. Buono che, conti alla mano, Intesa va meglio del previsto. Parola di Salvatori: «Il risultato operativo del primo semestre è il 15% in più del previsto» e per fine anno gli 840-850 miliardi di utile netto (previsti in budget) potrebbero essere di più mentre il roe «sarà nell'ordine del 1011% per superare il 14,5% nel Duemila», [r. m.)

Luoghi citati: Emilia, Firenze, Genova, Milano, Parma, Pordenone