Popolare Novara verso la Borsa di Ugo Bertone

Popolare Novara verso la Borsa Lombardini: è la strada dello sviluppo autonomo. Col Credem solo sinergie Popolare Novara verso la Borsa Aumento da mille miliardi MILANO. Mille miliardi (e più) di mezzi freschi per finanziare la crescita e sbarco dal Ristretto in Borsa. Ecco le novità in arrivo dalla Popolare di Novara, il colosso del settore con i suoi 165 mila soci, che pochi giorni fa aveva annunciato l'alleanza con il Credito Emiliano, scelta che si era prestata a interpretazioni maliziose sulla colonizzazione dell'istituto. «Ed invéce - commenta il presidente Siro Lombardini al termine del consiglio - le male lingue sono servite. Abbiamo scelto la via più impegnativa., quella dell'espansione e dello sviluppo autonomo». E allora... «Con il Credito Emiliano ci saranno sinergie e sviluppo comune, ma le banche resteranno autonome»; L'operazione Credem, quindi, va avanti, come dimostra il fatto che proprio ieri la Popolare di Novara ha affidato (assieme al Credem) un incarico di consulenza alla Me Kinsey per elaborare un piano industriale comune, ma la banca piemontese non affida solo a quest'alleanza le sue prospettive di crescita. Di qui, spiegano a No- vara, la decisione di varare diverse operazioni tali da assicurare i mezzi per finanziare la crescita degli impieghi e l'espansione della rete, magari anche attraverso acquisizioni. Ed ecco le proposte che verranno sottoposte all'assemblea di fine novembre. Primo, un aumento di capitale tra i 500 e i 678 miliardi (a seconda dell'entità del sovrapprezzo). Il piano prevede l'emissione di 67.819.972 azioni dal valore nominale di 5000 lire da offrire in ragione di due nuove azioni ogni cinque già possedute ad un prezzo tra le 7500 e le 10.000 lire (con un sovrapprezzo, perciò, compreso fra le 2500 e le 5000 lire). Saranno inoltre emesse 67.819.972 obbligazioni subordinate convertibili cum warrant da nominali 5000 lire da offrire in ragione di due ogni cinque azioni vecchie già possedute. Le obbligazioni avranno durata di sei anni ma saranno convertibili in via continuativa a decorrere dal mese di gennaio del 2000 fino alla sca¬ denza delle stesse. Alle obbligazioni, infine, saranno abbinati warrant (uno per ogni obbligazione) negoziabili separatamente dall'obbligazione e che daranno la facoltà, tra il mese di gennaio del '99 fino al dicembre del 2000, di sottoscrivere una azione ogni due warrant posseduti ad un prezzo compreso tra un minimo di 12.000 ed un massimo di 16.000 lire. Quanto entrerà nelle casse della Novara? Il valore esatto lo si saprà solo dopo che verrà fissato il sovrapprezzo. E il consiglio chiederà all'assemblea la facoltà di fissare il prezzo delle azioni (e il rendimento delle obbligazioni) solo a ridosso dell'operazione, prevista per la fine di novembre. «Si può dire; - spiega l'amministratore delegato Alberto Costantini che tra aumento di capitale e prestito obbligazionario la cifra ammonterà a circa mille miliardi che potranno salire a 1500 in caso di integrale sottoscrizione dei warrant». Un piano impegnativo anche per un colosso che conta su un azionariato fedele e diffuso, anche troppo per un palcoscenico angusto come il Mercato Ristretto. «Per questo motivo riconosce lo stesso Costantini abbiamo deciso in piena concordia con le indicazioni della Consob e le sollecitazioni degli organi di Borsa di chiedere la quotazione in Borsa». La delibera è stata approvata ieri sera dal consiglio, la richiesta ufficiale verrà «avanzata quanto prima». Ugo Bertone fà&L Sk»ì^ " Presidente della Popolare di Novara, Siro Lombardini

Persone citate: Alberto Costantini, Costantini, Kinsey, Lombardini, Siro Lombardini

Luoghi citati: Milano, Novara