Prodi: il mio governo non vende illusioni

Prodi: il mio governo non vende illusioni Il premier replica indirettamente a Bertinotti, che lo aveva accusato di neo-conservatorismo Prodi: il mio governo non vende illusioni Pronto ilpiano per far «emergere» il lavoro nero ROMA. Non basta lanciare proclami o vendere illusioni, bisogna dare «una risposta reale alla gente per vincere la disoccupazione». Prodi insiste nella difesa della politica governativa per il lavoro, al centro di roventi polemiche all'interno della maggioranza, dei sindacati e dell'opposizione. Bertinotti continua ad attaccarlo direttamente dandogli del «neo-conservatore» nell'intervista di ieri alla Stampa. E il presidente del Consiglio gli risponde per le rime, ma in maniera impersonale. Anche se il bersaglio è trasparente. Ieri, dunque, Prodi ha insistito su un concetto che gli è caro: «Vincere la disoccupazione non è come fare un proclama. Si devono creare reali posti di lavoro, dare speranze vere ai giovani e non illusioni. E' questo che il governo sta facendo». Come, quando? «Non ho mai detto di poter vincere la disoccupazione in un giorno o in un mese - si difende Prodi -. Chiunque cerca questo nel governo è sulla via sbagliata». Ma, insiste il premier, il governo sta adottando «tutte le misure di carattere economico, educativo e sociale perché si possa lottare contro la disoccupazione in modo credibile e serio. E io su questa linea intendo continuare - conclude perentorio - perché è mio dovere dare una risposta reale alla gente e non vendere illusioni». Da un incontro del ministro Treu e i sindacati sono trapelate, intanto, le linee principali di una delle misure studiate dal governo, l'emersione dal lavoro nero. Secondo queste indiscrezioni, il prowedimento, che ha ricevuto l'ok della Commissione europea, dovrebbe essere contenuto in un disegno di legge con «corsia preferenziale» che il governo varerà prima della pausa estiva o al massimo al primo Consiglio dei ministri di settembre. I costi dell'«emersione dal nero» saranno suddivisi fra lavoratori e imprese e rateizzati in quaranta pagamenti trimestrali su dieci anni. Si tratterà di cifre molto ridotte: un anno di contri- buti evasi costerà al lavoratore 12 mila lire a rata e meno di 40 per l'impresa. Per l'evasione fiscale, ci si potrà mettere in regola a costo zero perché, trattandosi di cifre ridottissime, rientreranno negli scaglioni di reddito esenti. Dalla «sanatoria» resta fuori per ora il settore agricolo, in attesa del «via libera» dalla Ue. Proprio da una «piazza» delicata come quella di Palermo, il ministro dei Lavori pubblici Paolo Costa ha lanciato un messaggio coraggioso e realistico: la panacea per l'occupazione non può venire dalle opere pubbli¬ che. «Le infrastrutture creano lavoro - ha sostenuto Costa - ma da sole non bastano a risolvere il problema. Considerando che un miliardo di investimento può attivare solo 14 posti di lavoro, se riuscissimo anche a mettere in moto fino a 12 mila miliardi di investimenti all'anno riusciremmo a creare non più di 170 mila posti. Non è una cifra straordinaria e non è questa la strada da seguire. Occorrono, invece, opere mirate che consentano alle diverse aree di svilupparsi e all'economia di crescere». Il ministro ha ammesso che «Maastricht ha rallentato la possibilità di utilizzare le risorse dello Stato, si è perso un po' di tempo per mettere a punto le procedure di finanziamento e ci sono stati dei problemi, superati però dagli accordi di programma con le Regioni». Un altro, piccolo, passo avanti dovrebbe concretizzarsi oggi con la firma del contratto d'area dell'Alta Irpinia (province di Avellino, Salerno e Potenza) per favorire il rilancio delle attività produttive della zona. Tarda ancora, invece, la convocazione presso il ministero del Lavoro del cosiddetto «tavolo quadran¬ golare» fra governo, imprese, sindacati e enti locali che era stato preannunciato per inizio settimana da Treu. La riunione precedente si era svolta un mese fa. Ora, la convocazione potrebbe scattare per il 4-5 agosto oppure slittare a settembre. Anche per ovviare a queste lungaggini, Confindustria e Regioni hanno deciso di istituire un tavolo permanente di consultazione «per la riorganizzazione delle istituzioni territoriali e il processo di federalismo amministrativo» che si occuperà anche di sviluppo produttivo e occupazione, [p. pat.] Un'immagine degli scontri avvenuti nei giorni scorsi a Napoli fra polizia e disoccupati

Persone citate: Bertinotti, Paolo Costa, Prodi, Treu

Luoghi citati: Avellino, Napoli, Potenza, Roma, Salerno