Il D'Alema-pensiero? Un Blob di Raffaella Silipo

Il D'Alema-pensiero? Un Blob Esce il nuovo libro del segretario ds, curato da Ghezzi Il D'Alema-pensiero? Un Blob LE parole per dirlo. Da «alternanza» ad «ammucchiate», da «garantismo» a «giustizia», passando per «Mani pulite» e «moralità». E' un dizionario d'autore, quello che Massimo D'Aiema ha scritto per Bompiani (uscirà a settembre), definito dalla casa editrice «una sorta di Blob linguistico della Seconda Repubblica, curato proprio dal padre del Blob televisivo Enrico Ghezzi», collage politico in bilico tra serio e faceto, battute e riflessioni. Il titolo concilia l'omaggio all'ars retorica e il doveroso tributo alla società dell'immagine: «Parole a vista». D'Aiema non è nuovo all'attività di scrittore, ma finora i suoi libri erano stati più corretti che brillanti, più scrupolosi che appassionanti. Tanto che Giuliano Ferrara, nel recensire l'anno scorso La grande occasione, parlava di «superficie un po' plumbea e predicatoria». Tra le righe, però, anche il detrattore Ferrara notava «uno spirito insofferente e talora beffardo che, se in politica è indisponente, nella scrittura potrebbe diventare un "carattere" che attira l'attenzione, come quelli della commedia dell'arte. La grande occasione di scrivere una storia politica godibile come lettura - concludeva magnanimo - non è stata ancora colta, ma non ne mancheranno altre». E l'occasione è infine giunta, promettono alla Bompiani, oggi il leader Ds si mette in gioco, anche se indirettamente, attraverso le dichiarazioni pubbliche fatte dal 1992 ad oggi. Ne risulta un volumetto (140 pagine) più «vivo» dei precedenti, un diario appassionato di vittorie e sconfitte che getta luce sull'uomo D'Aiema, la sua ironia e la sua spigolosità, più che sul politico e le evoluzioni del suo pensiero. Berlusconi e la magistratiua, Bertinotti e i baffi: capitoli fulminanti e annotazioni caustiche disegnano, a quanto è dato sapere, una personalissima mappa della magmatica realtà italiana, aprono spiragli sui machiavellismi della politica. Ma, al momento, autore e curatore mantengono fitto mistero sui contenuti. «Non posso anticipare nulla», si nega Ghezzi, che poi non resiste a un filino di polemica con la presentazione della Bompiani: «Una cosa è certa: non sarà Blob» La scelta di Ghezzi è un motivo in più per attendersi dal libro quel mordente che, se non manca certo al D'Aiema politico, era finora mancato al D'Aiema scrittore. E la mano si vede fin dal titolo, «Parole a vista», in cui si annusa la nostalgia ghezziana per una politica più «retorica». «Ci mancano terribilmente parole che siano già fatti - diceva infatti l'ideatore di Blob tempo fa, in una lettera aperta al vicepremier Veltroni - e fatti capaci di diventare parole». E ancora: «Apprezzo molto la retorica, credo sia la sostanza più sopportabile e viva del discorso politico. Peccato che i politici abbiano perso le capacità retoriche». Nel suo dizionario politico ideale, Ghezzi metterebbe certamente i termini «austerità» e «compromesso storico», «sublimi parole retoriche di Berlinguer». Chissà se nel dizionario reale ci sarà la battuta che Ghezzi ebbe sarcasticamente a definire «il momento più alto della campagna elettorale 1996, la più stupida e più povera degli ultimi anni». Giornalista del Tg4 a D'Aiema: «Ma perché non si taglia i baffetti?». Leader Ds: «Ma perché non chiede a Berlusconi come mai non si fa ricrescere i capelli?». Raffaella Silipo Il segretario del Pds Massimo D'Aiema

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