Squatter, Atene come Torino di Angelo Conti

Squatter, Atene come Torino Esportati nella capitale greca gli atti di violenza: decine di auto danneggiate Squatter, Atene come Torino Attentati incendiari per ricordare i due suicidi TORINO. Esportiamo la violenza degli squatter. Per ricordare i suicidi dei loro compagni Edo «Baleno» Massari e Soledad «Sole» Rosas, l'altra notte gruppi anarchici hanno compiuto attentati incendiari nel centro di Atene: due auto della nostra ambasciata e dieci vetture parcheggiate davanti a due autosaloni della Fiat sono state date alle fiamme. Un falso ordigno è stato poi collocato di fronte alla concessionaria della Ferrari: fatto prudentemente saltare dagli artificieri, è poi risultato contenere soltanto ghiaia. La responsabilità delle azioni è stata rivendicata con una telefonata alla televisione locale Mega, alla radio Planet e al giornale Athinaik dallo sconosciuto gruppo «Incen- Mananche a e BuLe rive diari per la coesione sociale»: chi ha chiamato ha spiegato che si era trattato di gesti di protesta contro la persecuzione degli squatter da parte dello Stato italiano e di solidarietà con i due anarchici suicidatisi nelle scorse settimane nel Torinese. Il primo attentato è stato compiuto intorno all'1.25 (le 0.25 italiane) quando due automobili dell'ambasciata italiana, con targa di- plomatica, parcheggiate nel quartiere di Galatsi, sono state cosparse di benzina e poi incendiate. Verso le 2 è toccato alle macchine in sosta davanti a due autosaloni che commerciano vetture Fiat (su viale Alexandras e in viale Karea, poco lontano dal centro): sono state date alle fiamme con bombole di gas propano imbevute di benzina. Poco prima dell'alba, davanti ad un concessionario della Ferrari si- tuato in una zona periferica, gli artificieri hanno fatto esplodere con un robot il falso ordigno. Si tratta di squatter italiani in vacanza, oppure dei loro corripondenti greci? La polizia locale ed i carabinieri in servizio presso l'ambasciata sembrano privilegiare la seconda ipotesi: i nomi degli anarchici suicidatisi in Italia sono stati infatti riportati, nelle scritte apposte sui muri, in modo lievemente errato. Atti dimostrativi meno vistosi (con l'apposizione di scritte intorno alle nostre ambasciate) erano già stati registrati nei giorni scorsi sia a Buenos Aires e sia a Barcellona. Gli investigatori italiani parlano di una «rete anarchica internazionale» che sarebbe mantenuta vitale da continui viaggi da e verso l'Italia. I legami con gruppi greci e spagnoli sono inoltre documentati e controllati da tempo. La notizia di queste nuove azioni arriva in una giornata che, almeno in Italia, ha visto un po' stemperarsi la tensione dopo il rinvio della discussione sulla richiesta della Procura di Torino di rinviare a giudizio (per l'attentato in- cendiario al municipio di Caprie e per associazione sovversiva) Silvano Pelissero, l'anarchico arrestato nel marzo scorso, con Massari e Rosas, nell'ambito dell'inchiesta sugli attentati contro l'alta velocità ferroviaria in Val di Susa. Il rinvio è stato motivato dall'opportunità di esaminare il fatto insieme agli altri di cui è sospettato Pelissero e di cui i carabinieri del Ros stanno fornendo la documentazione. Fuori dall'aula bunker delle Vallette erano radunati una trentina di squatter che si sono allontanati a fine udienza senza dare origine a incidenti od a momenti di tensione. Come era successo domenica a Bussoleno, il paese natio di Pelissero, dove una una quarantina di anarchici si erano ritrovati per chiedere la liberazione del compagno. Accompagnati dalla musica diffusa da un furgone, avevano esposto striscioni, di cui uno con attacchi ai magistrati che conducono le indagini, e distribuito volantini. Angelo Conti Manifestazioni anche a Barcellona e Buenos Aires Le rivendicazioni A destra Silvano Pelissero. Nella foto grande le auto danneggiate ad Atene

Persone citate: Massari, Mega, Pelissero, Planet, Rosas, Silvano Pelissero