Blair spegne la stella di Brown

Blair spegne la stella di Brown Nel governo il fedele Mandelson che oscura il ruolo del ministro dell'Economia Blair spegne la stella di Brown // rimpasto a Londra LONDRA NOSTRO SERVIZIO Se qualcuno credeva che a guidare l'Inghilterra non fosse in realtà Tony Blair, bensì il Cancelliere dello Scacchiere Gordon Brown che tiene i cordoni della borsa, ieri ha dovuto ricredersi. Il primo rimpasto di governo laborista, più energico del previsto, sposta gli equilibri di potere in favore del numero 10 di Downing Street. Peter Mandelson, mago della propaganda elettorale e fedelissimo del primo ministro, viene promosso segretario di Stato per l'Industria e il Commercio, una posizione dalla quale potrà meglio domare le ambizioni del suo formidabile avversario Brown. Cade invece la testa del ministro per la Sicurezza sociale Harriet Harman, contestatissima per i tagli al Welfare State. Blair ha voluto per sé anche una specie di «Terminator» che faccia rigare dritto i ministeri e custodisca la fiamma della modernizzazione: lo ha trovato nel ministro dell'Agricoltura Jack Cunningham, per il quale ha ritagliato su misura un posto di «capo-coordinatore» del governo, che include mansioni generali di portavoce. E' lui, veterano dell'ultimo governo Callaghan alla fine degli Anni 70 e quindi benvisto dal «vecchio» partito, il vincitore più indisturbato del rimpasto, malgrado avesse fatto infuriare mezza Inghilterra con la sua idea di bandire le costolette di bue. Tra l'altro, era stato lui, vent'anni fa, a lanciare l'idea del nuovo ruolo istituzionale che gli è toccato ieri. Due donne potenti sono uscite di scena: una completamente obliterata, l'altra relegata ai margmi con un ruolo poco più che decorativo. Il licenziamento in tronco di Harriet Harman ha sorpreso: i più erano convinti che una blairiana della più bell'acqua come lei avrebbe ottenuto un altro mcarico. Invece no: la Harman è stata esortata a prendere una vacanza dalla prima lmea della politica. L'altra vittima è la titolare dell'Industria e del Commercio Margaret Beckett, che diventa leader dei Co¬ muni per far posto a Mandelson: tecnicamente non è stata fatta fuori, perché il suo ufficio fa parte del governo, ma in realtà è stata messa in castigo. La faccia femminile nuova è Margaret Jay, nominata leader della Camera dei Lord in luogo dell'invisibile Lord Richard. La Harman ha fatto le spese della protesta pubblica per i tagli dei sussidi ai genitori smgle, decisi in realtà dal cancelliere Brown. L'inverno scorso aveva scatenato anche l'ira dei disabili, preoccupati di perdere il sussidio che permette loro di vivere. E' sostituita da Alistair Darling, mi avvocato della destra del partito. Il vice della Harman, Frank Field, si è dimesso ieri quando Blair gli ha detto che non intendeva promuoverlo al posto di Harriet. Se ne vanno anche un sottosegretario ai Trasporti, Gavin Strang, e il cancelliere del ducato di Lancaster, David Clark. Ma la nomina che fa più notizia è quella di Peter Mandelson, eminenza grigia considerata decisamente nera da molti nel partito («principe delle tenebre» è uno dei nomignoli prediletti dai suoi detrattori). Mandelson rimane una figura obliqua nell'immaginario popolare: basti dire che il princi¬ pale satirista politico televisivo, Rory Bremner, celebre per le sue irresistibili imitazioni, non si scomoda a farne nessuna per Mandelson, che invece è rappresentato nel suo programma da una figuretta computerizzata cupamente priva di senso dell'umorismo. Considerato comunque l'artefice dell'immagine elettorale vincente del partito, Mandelson si era finora accontentato di un posto di ministro senza portafoglio, ma in realtà gestiva già molto più potere di quanto suggerisse il suo titolo: era responsabile del coordinamento e della presentazione della politica del governo, oltre che della costruzione della Cupola del Millennio. Adesso è in grado di tener meglio d'occhio Gordon Brown, che nei giorni scorsi ha presentato un allettante programma di spesa per i prossimi tre anni, mettendo un po' in ombra la leadership di Blair. Un blairiano, Stephen Byers, va a fare il numero 2 al Tesoro, mentre uno dei migliori alleati del Cancelliere, il capogruppo Nick Brown, è stato promosso ieri ministro dell'Agricoltura: un posto di governo, ma lontano dal centro del potere. Maria Chiara Bonazzi ••. •-•~-->x-:- . Peter Mandelson, mago della campagna elettorale laborista, diventa segretario all'Industria Il primo ministro britannico Tony Blair

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