«Qualcuno gioca sulla pelle dei disoccupati»

«Qualcuno gioca sulla pelle dei disoccupati» Anche da sinistra critiche al governo. E Confìndustria boccia l'intesa per i ministeriali «Qualcuno gioca sulla pelle dei disoccupati» Prodi: incoraggiare la tensione sociale non serve ROMA. Il presidente del Consiglio Romano Prodi si è arrabbiato e dopo l'occupazione del duomo a Napoli e gli infuocati proclami di chi continua ad inneggiare, all'interno della sua stessa maggioranza parlamentare, al conflitto sociale ha deciso di dire la sua. Senza troppi peli sulla lingua. Il messaggio, in arrivo da Istanbul dove il presidente è in visita-lampo, suona bellicoso: «C'è chi sta giocando sulla pelle dei disoccupati accusa il premier -. Non sempre sono manifestazioni spontanee e soprattutto ben poco ci aiutano a trovare una soluzione». Riferendosi al contratto d'area appena firmato a Manfredonia, Prodi ha ripetuto che «questa è la via, non queste manifestazioni incontrollate». E ha denunciato con durezza «le pericolose affermazioni che incoraggiano alla tensione sociale». Voleva riferirsi a Bertinotti? Prodi non ha fatto nomi, ma ha criticato «chi sta facendo questo, perché non dà nulla all'Italia» mentre c'è bisogno di «soluzioni concrete», di «concordia e non di tensioni». Basterà l'energico altolà di Prodi a disinnescare la mina dell'occupazione, sempre più pericolosa per la stabilità del governo? Da Carpi, D'Alema ieri sera ha spronato il governo a procedere «a ritmo serra¬ to per dare delle risposte al malessere sociale» lungo la linea indicata da Prodi in Parlamento perché «la situazione dell'occupazione è molto grave». Dal fronte governativo, Visco cerca di raffreddare la tensione e non prevede «un autunno caldo, perché le cose vanno meglio e i problemi si stanno cominciando a risol- vere». Ma anche il ministro delle Finanze avverte: attenti alle strumentalizzazioni politiche da parte dell'opposizione. Evidente è quindi il tentativo di spostare il baricentro dell'attenzione politica da Rifondazione al Polo, che ha annunciato per settembre una grande dimostrazione a sostegno dell'occupazione al Sud. E anche ieri è proseguita la massiccia offensiva dell'opposizione sul tema del lavoro. Casini incita il governo «a non ascoltare Bertinotti» perché per creare occupazione «sono indispensabili flessibilità salariale e detassazione». Mastella invoca «un patto parlamentare» perché il governo è incapace di fronteggiare il «collasso del Sud». Maceratini accusa il governo di «giocare sulla pelle dei disoccupati». Ma altri cavalcano più arditamente il malcontento. Così l'economista di Forza Italia, Marzano, avverte che «i parlamentari dell'opposizione sono pronti a mettersi davanti ai disoccupati» per fronteggiare le cariche della polizia. Storace (an) lancia lo slogan «non possiamo non dirci disoccupati», mentre il suo compagno di partito Alemanno si augura «ben venga un autunno caldo» e mette in sintonia la manifestazione di piazza del Polo con lo sciopero generale preannunciato dalla Cisl di D'Antoni. Ancora sul fronte del lavoro c'è da registrare la vigoro- sa bocciatura da parte di Confindustria e Confcommercio del contratto siglato dal governo per i dipendenti ministeriali. «Destabilizzante» definisce l'intesa sulla parte economica la Confcommercio che denuncia anche la prima «testa di ponte» sulle 35 ore. Per Guidalberto Guidi, vicepresidente dell'associazione degli industriali, l'accordo è inflattivo perché causa «uno splafonamento dello 0,8-0,9 per cento rispetto ai tassi d'inflazione programmata alla fine del biennio». Ma Guidi afferma di non temere un effetto-emulazione nel settore privato perché «la concorrenza internazionale rende chiaro a tutti cosa significa essere competitivi. Un cattivo contratto fatto in un'azienda fa sì che gli imprenditori rischiano di uscire dal mercato e i lavoratori perdano il posto. Nel pubblico impiego, al tavolo manca invece chi paga: il contribuente». Piccata la replica del ministro della Funzione Pubblica Bassanini, che invita Guidi a informarsi meglio e a non cumulare gli aumenti per il recupero dell'inflazione con le risorse distribuite a livello decentrato al raggiungimento di obiettivi di produttività e qualità». E in difesa dell'intesa si schierano Cgil, Cisl e Uil. Paolo Patruno LQui sopra Prodi col premier urco Yilmaz eri a Istanbul A sin. il ministro del Lavoro Treu «Vince seROMA. «Non avevavinto anche sulle 3Ballaman (Lega Norsione Finanze della Cdell'orario di lavorNord - prosegue Bavoglia di lavorare e elemento sostanzialvertà, ai burocrati vza però diminuire incontribuenti paghia«In questo modo -- ci avviciniamo semdel Nord, strozzate E poi, i ministeriali ore? Se la risposta dprodotti dalla loro odei burocrati la deffuori luogo». mi x-. Qui sopra Prodi col premier turco Yilmaz ieri a Istanbul A sin. il ministro del Lavoro Treu

Luoghi citati: Carpi, Istanbul, Italia, Manfredonia, Roma