Blair, nuove regole

Blair, nuove regole Blair, nuove regole Porte aperte soltanto ai rifugiati politici LONDRA. Di fronte al crescente numero di domande di asilo politico, il governo laborista di Tony Blair si prepara a rivedere le procedure per l'immigrazione in Gran Bretagna mirando a garantire così accoglienza a chi ha bisogno di rifugio e a respingere invece chi cerca lavorc. Presentando oggi alla Camera dei Comuni di Westminster un «Libro bianco sulla riforma», il ministro dell'Interno Jack Straw ha assicurato che il nuovo sistema di esame delle domande di asilo sarà «più veloce, equo e deciso» e reintrodurrà per i rifugiati più bisognosi anche i sussidi aboliti dalla precedente amministrazione conservatrice. Grazie al nuovo sistema, ha anticipato Straw, verranno presto accolte come rifugiati circa 10.000 delle 267.000 persone che dal 1989 hanno fatto domanda di asilo. Di queste circa 20.000 sono già state accettate, altrettante sono state respinte, il resto attende ancora la risposta. Circa 30.000 sono arrivate nel 1997: i gruppi più numerosi dalla Somalia e dalla ex Jugoslavia. In base alla riforma chi vuole chiedere asilo dovrà farlo tassativamente all'arrivo in Gran Bretagna, mentre ora può farlo anche chi entra con un visto turistico, trovando così una sistemazione che agevola la ricerca di lavoro e costringendo le autorità a confrontarsi con una situazione di fatto. [Ansai

Persone citate: Jack Straw, Straw, Tony Blair

Luoghi citati: Gran Bretagna, Jugoslavia, Londra, Somalia