DALLE PIADINE AL GALIBIER
DALLE PIADINE AL GALIBIER PRIMA PAGINA DALLE PIADINE AL GALIBIER aperta: la leggenda del Galibier. Aveva tutto contro il corridore grimpeur Marco Pantani, la pianura, le cronometro, gli organizzatori del Giro e del Tour che gli toglievano di sotto le ruote le montagne. Gradiresti un Mortirolo, uno Stelvio? Te ne diamo appena un assaggio, non insistere, basta. Era bravo, bravissimo, Pantani, avrebbe meritato non uno ma due Mortirolo. Niente. Rinomati passisti dominavano il campo. Indurata impediva alle montagne di rompergli le scatole. E quando Miguel se ne tornò ai suoi campi spagnoli e Marco avrebbe potuto chiedere la grazia di montagne adeguate alle sue gambe, la fortuna gli dimostrò quanto è carogna quando ci si mette. Lo scagliò contro automobili, contro parapetti e muraglie, gli attraversò perfino la strada camuffandosi da gatto. Poi venne un tedesco, un giovane educato a pedalare alla scuola severissima della Ddr. Gli imposero: sii un re delle cronometro e lui eseguì. Gli comandarono di vincere il Tour e quello ci riuscì alla seconda botta perché alla prima lo consigliarono di non esagerare. A Pantani crollò addosso il mondo. Si scosse, si tolse di dosso i calcinacci e si fece una promessa: il Giro, vincerò il Giro, batterò il passista cronoman Tonkov, bisogna che imparino a conoscermi, a vedere chi sono. E i dubbi? Mescolandoli alle certezze, ottenne un particolarissimo tipo di pasta che lo rinforzò, lo mutò in uno stravagante campione. Non posso farcela, e ce la faceva. L'Alpe d'Huez è troppo per me. E la otteneva. Constatando che tutti gli ostacoli definiti impossibili gli si flettevano davanti, decise che mai si sarebbe vestito di giallo. A quale favolosa giornata i suoi dubbi andavano incontro. Ecco il Galibier, sfidiamoci Ullrich, duelliamo, chiariamo chi tra noi due è il più bravo. Il Galibier e Les Deux Alpes hanno scritto un nome sulle loro vette: Pantani. Il corridore per tutte le stagioni, l'uomo che accetta di scendere in campo sebbene il campo sia pieno di mine, il grimpeur costretto a mangiare la polvere dei passisti, torna indietro nella storia e costringe Ullrich, il corridore che appare e per mesi scompare vivendo della ricchezza di una sola gara, a seguirlo. Ci siamo, rimboccati le maniche, scala il Galibier come i vecchi campioni se ci riesci. Gianni Ranieri
Persone citate: Gianni Ranieri, Marco Pantani, Pantani, Tonkov, Ullrich
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