La rivincita di Gian Burrasca di Giorgio Calcagno

La rivincita di Gian Burrasca Pilota denunciato: blocca i giovani passeggeri per sapere chi ha fumato La rivincita di Gian Burrasca SONO passati novantanni, ma Gian Burrasca ha finalmente vinto la sua battaglia. Non in televisione, dove stanno per rilanciarlo. L'ha vinta sul suo terreno, nel braccio di ferro con il superiore, che vorrebbe fargli sputare i nomi dei compagni sorpresi a fumare in uno sgabuzzino. Da allora sono soltanto cambiati alcuni particolari: la scena non si svolge più in collegio, ma sull'aereo; il fumatore non si è nascosto nello stanzino del petrolio ma nella toilette; il cerbero che torchia gli allievi per farli confessare non è il direttore della scuola ma il pilota. Tutto il resto coincide. E' successo alla Malpensa, quando è atterrato il volo da Londra che riportava a casa 148 passeggeri, per la maggior parte studenti di ritorno da una vacanza di studio. E, come il signor Stanislao di Vamba, il responsabile del volo ha avvertito i segni ^equivocabili del fumo, contro tutti i no smoking lampeggianti nei vari settori del Boeing. Era chiaro che qualcuno era andato ad accendersi una sigaretta nel gabinetto, prima dell'atterraggio. Un classico, per il mondo della scuola. Fuori il nome, ha preteso il comandante, altrimenti non si scende. «Io non lo so. La spia non l'ho mai fatta!», dice Gian Burrasca, con orgoglio, nel suo Giornalino. Oltre cento adolescenti, senza sapere che ripetevano una frase scritta nel 1906, hanno dato la stessa risposta II nome non è venuto fuori, l'aereo è rimasto fermo sulla pista 40 minuti, con i portelloni chiusi, mettendo in allarme i parenti dietro le transenne e gli addetti alla torre di controllo. Finché è arrivata la polizia. Il sostituto procuratore ha denunciato il pilota per violenza privata e sequestro di persona. Nel racconto di Vamba, Gian Burrasca paga la sua coerenza finendo nella prigione del collegio. Come è cambiata la storia, in un secolo. Ad andare dietro le sbarre, questa volta, rischia di essere il signor Stanislao. Giorgio Calcagno Potetti A PAG. 14

Persone citate: Gian Burrasca

Luoghi citati: Londra