Vidulich: due obiettivi, A e Filadelfia

Vidulich: due obiettivi, A e Filadelfia Vidulich: due obiettivi, A e Filadelfia «Per lo stadio, Comune e Fondazione stringano i tempi» COGNE DAL NOSTRO INVIATO Sono passati appena 36 giorni da quel 21 giugno che ha condannato il Toro ar terzo campionato consecutivo in B, ma per i tifosi granata, abituati a metabolizzare in fretta anche gli eventi più nefasti, sembra ormai un secolo. In ottomila lunedì scorso al raduno del Ruffini, ieri sono arrivati in 2500 nel Campetto di Epinel, incastonato tra le montagne: hanno urlato il loro entusiasmo, svuotato la bancarella dei gadget e ricominciato a sognare. Come se a Reggio Emilia, nel primo giorno di questa torrida estate, non fosse accaduto nulla di grave. «Sono loro la nostra grande forza - proclama Massimo Vidulich, presidente orgoglioso -. E' il loro calore, la loro presenza assidua che mi stanno aiutando a curare quella ferita, purtroppo ancora aperta, e che testimonia come il Toro resti una delle più grandi realtà del calcio italiano». Ma siccome di speranze e ricordi non si può vivere, questi tifosi oggi chiedono, anzi pretendono, una cosa sola: la serie A. «E noi replica Vidulich - pensiamo di aver fatto il possibile per evitare un'altra delusione. Credo che i tifosi lo abbiamo compreso e apprezzato. L'anno scorso è stato il vero debutto per il nostro gruppo dirigenziale: abbiamo allestito una squadra con qualche scommessa, una delle quali era l'allenatore. Abbiamo fatto degli errori e non voghamo più ripeterli. Per questo, ora ripartiamo con un organico che è pieno di certezze: dal tecnico più amato, quello giusto per il Toro, ai ritorni di giocatori che qui hanno già lasciato il segno. In questo quadro ci possono stare anche investimenti come Il ds Paesclude di PadoMussi: «bisogna varese l ritorno vano e Piuttosto vendere» quelli sui tre uruguaiani: sono ragazzi di qualità, hanno tutto il tempo per crescere senza assilli». Fra le certezze c'è anche quella di uno staff tecnico più corposo del solito? «Non ci siamo limitati a rinforzare la squadra. La scelta del preparatore atletico, ad esempio, è all'avanguardia: volevamo giocatori più da Toro, pieni di grinta e di forza fisica, e Bizioli ce li sta dando». I tifosi apprezzano, è vero, ma allo stesso tempo si lamentano per i prezzi troppo alti degli abbonamenti. «E' l'unico sacrificio che chiediamo, finché non potremo anche noi accedere ai contributi che spettano ai club di serie A. Dal punto di vista economico, restare in B è un danno terrificante. Ma noi continuiamo a lavorare per il domani. E, tra le al¬ tre cose, in cima ai nostri pensieri resta il Filadelfia, uno stadio da 30 mila posti per il quale siamo pronti a spendere 70 miliardi. Ma Comune e Fondazione adesso devono stringere i tempi per evitare ulteriori ritardi». «Intanto - conclude il presidente -, godiamoci questo promettente avvio di stagione. Spiace soltanto per l'espulsione di Mercuri, un fallo figlio della troppa foga che però fa capire quanto questi ragazzi ci tengano a mettersi in mostra. E la concorrenza non può che far bene: ci sarà da lottare fino a giugno». Troppa concorrenza, però, potrebbe forse causare qualche problema a Mondonico. I granata in ritiro sono già 32 (anche se qualcuno presto partirà) e circolano voci di altri arrivi «stagionati». Tocca al ds Gigi Pavarese smentire categoricamente: «Padovano? Mussi? Tutte balle. Il Toro ha ufficialmente concluso la sua campagna-acquisti», [r. con.] Il ds Pavarese esclude il ritorno di Padovano e Mussi: «Piuttosto bisogna vendere»

Persone citate: Bizioli, Gigi Pavarese, Massimo Vidulich, Mercuri, Mondonico, Padovano, Pavarese, Ruffini, Vidulich

Luoghi citati: Cogne, Filadelfia, Reggio Emilia