Todt: «Brutto week-end ci rifaremo in Germania»

Todt: «Brutto week-end ci rifaremo in Germania» Todt: «Brutto week-end ci rifaremo in Germania» PASSO FALSO RIMEDIABILE LZELTWEG A campagna d'Austria non è andata bene per il generale Todt. Qualificazioni non perfette (Schumacher quarto e Irvine ottavo) causa una strategia risultata penalizzante e una gara che invece di segnare il sorpasso sulla McLaren, ha ridato slancio alla scuderia inglese. I piazzamenti del tedesco e dell'irlandese sono serviti a limitare i danni. E il responsabile della Ferrari non ha nascosto la delusione anche se non ha di sicuro abbassato la guardia. «Non siamo contenti - ha detto Todt -. Il bilancio è in passivo, rispetto a quanto ci aspettavamo. Ora la McLaren ha nuovamente allungato il passo nelle due classifiche. Una cosa è certa, tuttavia: non abbiamo intenzione di mollare. Anzi, andremo ad Hockenheim (in casa della Mercedes), domenica prossima con un pacchetto di novità che cercheremo di sfruttare al massimo. Posso dire già sin d'ora che nelle prove libere di venerdì faremo un test comparativo con le due diverse vetture che abbiamo a disposizione, quella standard e quella a passo lungo. Ci sarà anche un'aerodinamica diversa con delle ali a basso carico per circuiti veloci. Speriamo che tutto questo ci dia una mano per fare un altro passo in avanti». La domanda viene spontanea: ma la McLaren ha fatto ulteriori progressi? «Non credo che il divario si sia accentuato. In qualificazione sulla pista bagnata abbiamo perso la possibilità di fare un ultimo giro per 11 secondi con Irvine e 15 con Schumacher. Se ci fosse riuscito un ultimo passaggio avremmo anche potuto ottenere il primo e il secondo posto nello schieramento. Oggi come oggi in FI se si vuole vincere bisogna partire davanti. Avete visto cosa ha dovuto fare Schumacher per tentare di superare Hakkinen all'inizio. Avevamo una tattica di due soste ed eravamo più veloci. Se Michael fosse riuscito ad andare in testa avrebbe battagliato di più per il successo. Poi è capitato anche l'imprevedibile e alla fine abbiamo raccolto il massimo possibile, vista la situazione creata». Gli inglesi sono stati molto ironici circa le spiegazioni date da Schumacher e Irvine per il cambiamento di posizione al termine della gara. «La McLaren in particolare - ha risposto Todt un po' seccato - è stata molto ironica nei nostri confronti per tutto il weekend, non ha fatto altro che parlare dei nostri freni. Un reclamo annunciato e poi mai presentato. Adesso non credono al fatto che Eddie ha dovuto rallentare per evitare guai peggiori. Era da una dozzina di giri che ci diceva via radio di avere il pedale troppo lungo, che la frenata era precaria. Anche Michael aveva lo stesso inconveniente, ma in forma meno grave. Così lo ha raggiunto. E nessuno ci poteva chiedere che i nostri due piloti si scannassero per non superarsi uno con l'altro. E' vero che la Fia ha proibito i giochi di squadra. Ma questo era un problema tecnico. Abbiamo visto ben altro alla fine della scorsa stagione e all'inizio di questo campionato». Il rapporto con la McLaren comunque è difficile. «Se dovessi uscire a cena - ha risposto Todt. non andrei con Ron Dennis. Preferirei Peter Sauber. In verità gli inglesi hanno sempre avuto il dente avvelenato con la Ferrari. Vedono tante bandiere con il Cavallino in tutti i circuiti del mondo e patiscono il mito di Maranello. Ma noi andiamo per la nostra strada. I fatti sono una cosa, le invenzioni un'altra», [c. eh.] E Irvine (guai o no alla sua F300) ieri ha fatto un altro passo verso la riconferma

Luoghi citati: Austria, Germania, Hockenheim, Maranello