L'Italia insegue il primo podio mondiale

L'Italia insegue il primo podio mondiale Da mercoledì ad Atene una Nazionale rivoluzionata e con un nuovo citi affronta la rassegna iridata L'Italia insegue il primo podio mondiale Tanjevic: ho avuto solo una squadra più forte, laJugoslavia '81 ROMA. Bogdan Tanjevic scruta l'orizzonte, maltrattando con i denti l'inseparabile sigaro. Da mercoledì per il et azzurro comincia l'avventura alla guida deLl'Italia del basket ai Mondiali di Atene. Sulle spalle Tanjevic si porta la pesante eredità lasciatagli dal suo predecessore Ettore Messina, vincitore l'estate scorsa dell'argento europeo quando aveva già annunciato le proprie dimissioni da tecnico della Nazionale. Ma il 51 enne et montenegrino, diventato da poco cittadino italiano, non è tipo che si impressioni. Nei suoi 27 anni da allenatore ha vissuto esperienze anche difficili, riscuotendo però ovunque stima e rispetto. Sedici anni fa, proprio in questo periodo, vide sfumare in extremis l'opportunità di partecipare come et a un Mondiale, quello dell'82 a Cali in Colombia, alla guida della Jugoslavia che aveva già portato all'argento europeo. Prima si era fatto le ossa con coach del Bosna Sarajevo, strappando anche una Coppa dei Campioni a Varese, in seguito si sarebbe trasferito in Italia, risollevando le sorti prima di Caserta (una finale scudetto), poi di Trieste e infine di Milano (riportata due anni fa al titolo tricolore). Ora torna a un Mondiale come et per inseguire un'altra impresa storica: il podio iridato, meta mai raggiunta dall'Italia. La nostra Nazionale ci andò vicinissima nel '70 a Lubiana, allora città jugoslava e non ancora capitale slovena, quando riuscì a battere i mostri statunitensi con un gancio di Renzo Bariviera, ma si dovette poi accontentare del quarto posto finale. Stesso risultato, ma assai più beffardo, ai Mondiali del '78 a Manila, nelle Filippine, quando nella finale per il bronzo un tiro a fil di sirena da 20 metri del brasiliano Marcel ci lasciò ancora una volta ai piedi del podio. Tanjevic, dopo l'argento europeo del '97, l'Italia può puntare a una medaglia mondiale? «Andiamo in Grecia per quello e la buona partita di sabato a Roma contro gli Usa (Italia sconfitta di soli 5 punti, ndr) dimostra che possiamo lottare con i migliori». Oltre all'assenza di Marce-nato, ci sono però stati problemi fisici per Myers e Fucka, due pedine fondamentali. «E' stata una corsa contro il tempo per recuperarli. E in infermeria c'è ancora De Poi. E' come aggrapparsi a un tram già in corsa». Le è mancato il tempo necessario per lavorare al meglio? «Sarebbe stato sufficiente se tutti i giocatori fossero stati bene. Ma adesso è inutile piangere». Lei ha costruito grandi squadre in lunghi periodi, adesso invece le hanno messo fretta. «Pescare i giocatori migliori nei club non è un brutto affare. Una squadra così forte non la allenavo dall'81, era la Jugoslavia». Rispetto agli Europei sono rimasti solo Myers, Abbio, Bonora, Frosini, Fucka e Galanda. Problemi di affiatamento fra vecchi e nuovi? «Non direi. Comunque devo pen¬ sare anche a portare questo gruppo fino alle Olimpiadi di Sydney 2000. Sono sedici anni che l'Italia non va ai Giochi. Troppi». Dunque è ottimista? «Sì, anche perché in questa squadra vedo ancora dei grandi margini di miglioramento». La Nazionale azzurra torna protagonista, la Kinder Bologna vince la Coppa Campioni e intanto l'Olimpia Stefanel Milano, la più gloriosa società italiana, sta per scomparire per mancanza di fondi. Non è una contraddizione? «Certo che lo è, ma non posso credere che l'Olimpia chiuderà». Nel senso che non crede alrallarmismo di Bepi Stefanel? «Quella è l'unica cosa certa. Stefanel non può continuare a dissanguarsi da solo per il basket. Purtroppo è la città che ha tradito. Industriali e politici milanesi si credono al centro del mondo, ma poi non rispondono alle chiamate». Dunque, quale potrebbe essere la soluzione per Milano? «Sicuramente la tivù, senza la quale gli sponsor non si muovono. Ma per il basket è un punto dolen¬ te: l'altra sera la Rai ha preferito trasmettere in diretta una partitella dell'Intertoto di calcio, piuttosto che il nostro match contro i maestri Usa. E' tutto detto». Dunque il basket milanese, al quale lei diede due anni fa il 25° scudetto, è condannato? «No. Sono certo che qualcuno lo salverà. E magari anche un nostro buon risultato ad Atene potrebbe servire alla causa dell'Olimpia. E' un motivo in più per non fallire questo Mondiale». Giorgio Vìberti «Tanti infortuni mi hanno complicato la vita, ma si può lottare con i migliori» «Un bel risultato potrebbe aiutare Milano, anche se la Rai-tv snobba il basket» LA FORMULA I Mondiali di basket prenderanno il via mercoledì e si concluderanno domenica 9 agosto ad Atene. Le partite si disputeranno al palasport Delia Pace e Dell'Amicizia al Pireo (il porto di Atene), e al palasport Olimpico nel complesso di impianti che rappresenterà il fulcro dei Giochi Olimpici del 2004. La formula prevede quattro gironi eliminatori, ognuno di quattro squadre: Girone A: Senegal, Grecia, Canada, Italia. Girone B: Giappone, Jugoslavia, Porto Rico, Russia. Girone C: Corea del Sud, Stati Uniti, Brasile, Lituania. Girone D: Nigeria, Australia, Argentino, Spagna. L'Italia affronterà il Senegal mercoledì 29 (ore 1 8,45), la Grecia giovedì 30 (ore 21) e il Canada venerdì 31 (ore 18,45). Le prime tre classificate di ciascun girone formeranno poi due raggruppamenti a sei squadre negli ottavi (girone E e girone F), ai quali accederanno con i risultati acquisiti nella fase precedente e affronteranno le tre formazioni non ancora incontrate. Alla fine, scontri incrociati nei quarti di finale (venerdì 7 agosto): 1E-4F, 2E-3F, 3E2F, 4E-1 F. Poi semifinali, sabato 8, e finali domenica 9. ARGENT0 EURQPE0 '97 C0SI' IN QUESTI MONMAll DAVIDE BONORA p cm 186 DAVIDE BONORA p cm 186 CLAUDIO COLDEBELLA p cm 198 GIANLUCA BASILE p cm 190 PAOLO MORETTI g cm 200 GIANMARCO POZZECCO p cm 183 CARLTON MYERS gem 192 CARLTON MYERS gem 192 ALESSANDRO ABBIO gem 195 ALESSANDRO ABBIO gem 195 RICCARDOPITTIS a cm204 ANDREAMENEGHIN gem200 GIACOMO GALANDA a cm 210 GIACOMO GALANDA a cm 210 GREGORFUCKA a cm 214 GREGORFUCKA a cm 214 DENIS MARCONATO c cm 210 ALESSANDRO DE POL a cm 204 ALESSANDRO FROSINI c cm 208 ALESSANDRO FROSINI c cm 208 FLAVIO CARERA c cm 206 ROBERTO CHIACIG c cm 208 DAN GAY c cm 207 MARCELO DAMIAO c cm 204 ct Ettore Messinn d Bogdcn Tanjevic Andrea Meneghin, figlio d'arte, ha trovato in Tanjevic un grande estimatore: per il varesino possibilità di impiego come guardia e anche come playmaker