«Nuove leggi per battere la violenza»

«Nuove leggi per battere la violenza» Parla Violante «Nuove leggi per battere la violenza» «Il problema della sicurezza a Torino? Esiste, anche perché collegato ad una forte percezione della legalità e perché si evidenzia attraverso reati che colpiscono i cittadini delle fasce sociali più deboli. Attenzione, però, non esistono ricette magiche ma oltre al controllo del territorio si può agire attraverso nuovi interventi legislativi». Luciano Violante, presidente della Camera dei Deputati, risponde così alle sollecitazioni del direttore de La Stampa Carlo Rossella, nell'incontro di chiusura della festa provinciale dell'Unità. Secondo Violante, che non scorda il suo passato da magistrato, e necessario agire soprattutto su questo secondo punto: «Si è determinato un intreccio di leggi che alla fine ha portato, per alcuni tipi di reato come scippi, piccoli furti e spaccio al minuto, alla mancanza assoluta di ogni forma di responsabilità, cioè ci sono norme che rendono difficili e lunghi sia i processi che le condanne». Insomma bisogna «correggere le leggi attuali e lo si può fare in tempi brevi. Occorre eliminare la sensazione che su questo tipo di reato in Italia non si viene perseguiti, o che comunque si rischia molto poco». Da qui l'invito alle forze di sinistra a «considerare la tutela dei cittadini come un fatto di democrazia. Dobbiamo adoperarci affinché prevalga una politica democratica della sicurezza prima che prevalgano sobillazioni e ricorso alla giustizia fai da te». Il presidente della Camera riconosce però che «si applica una politica di controllo dell'immigrazione molto più rigorosa di quella del passato, che non era sufficiente, nel distinguere l'immigrazione regolare da quella irregolare». Violante, però, lancia un allarme: «C'è il rischio di crescita di forme di intolleranza e di razzismo. Non dobbiamo avere la puzza sotto il naso e dimenticare che siamo un Paese di emigranti». Anche perché gli «immigrati regolari che lavorano e producono sono una risorsa per il nostro Paese visto che pagano tasse e contributi». Aggiunge il presidente dell'Assemblea di Montecitorio: «In termini statistici i fenomeni criminali sono più gravi a Milano e a Roma che non a Torino». E ancora: «Torino è un esempio mondiale per come è stata gestita l'Ostensione della Sindone. E non dobbiamo dimenticare che pochi giorni fa dalle industrie cittadine è stato consegnato alla Nasa un modulo satellitare. Insomma, Torino non è certo una città devastata». [m. tr.] Luciano Violante Luciano Violante

Persone citate: Carlo Rossella, Luciano Violante, Secondo Violante

Luoghi citati: Italia, Milano, Roma, Torino