«Il programma lo fate voi» ma il tema lo diamo noi di Bruno Gambarotta

«Il programma lo fate voi» ma il tema lo diamo noi RADIO & RADIO «Il programma lo fate voi» ma il tema lo diamo noi TORNA da trionfatore su Radio2 Rai, tutti i giorni meno la domenica dalle 9,15 alle 11,45 «Il programma lo fate voi» (ma la Siae la prendiamo noi) scritto e condotto da Enrico Vaiine, Monica Nannini e Pierfrancesco Poggi. E' solo giusto che i nostri tre eroi prendano i diritti Siae perché «Il programma lo fate voi» (ma alla fine sfiatati arriviamo noi). Sono tante due ore e mezzo di trovate esilaranti, cucite sul filo di un tema proposto da un ascoltatore che diventa re per una mattina: ad esempio, una gaffe imbarazzante o la peggiore vacanza della mia vita. Lanciato il tema, piovono in redazione telefonate e fax di ascoltatori felici di dare una mano. Sono temi perfetti da assegnare come compiti per le vacanze e tutti noi fedeli ascoltatori li svolgiamo volentieri; a proposito di gaffe mi sono ricordato di una visita fatta a un amico in manicomio; avendo saputo che non aveva niente da fare dal mattino alla sera, dissi: «Io senza niente da fare diventerei matto». E lui, pronto: «E noi, cosa siamo?». Ma non c'è solo lo svolgimento del tema; ci sono i tormentoni dei personaggi ricorrenti ai quali fanno da controcanto Moni¬ ca Nannini ed Enrico Vaime; un aiuto notevole quando le voci non si accavallano. E' una bella squadra di comici collaudati: Francesca Scrivano con le sue telefonate a Nunzia per parlare di Deboruccia, uguale identica a una nostra collega che dopo pranzo telefonava alla «su' cognata» per descrivere il colore e la consistenza della cacca del pupo. Francesca è anche Lady Concetta «operatrice dell'occulto» che chiede agli ascoltatori di scegliere un numero dall'uno al due. Strepitoso Fabio De Luigi, in sicura crescita, il tipico inviato del telegiornale che introduce i suoi servizi con la frase: «Sono stato fortunato perché è appena successa una disgrazia» e poi racconta di improbabili disastri causati per esempio da un meteorite che, dopo aver attraversato il cielo d'Italia, ha colpito un turista giapponese ad Amsterdam. Per poi concludere: «J7 Giornale di Feltri (non è più di Feltri!, chiosano in coro Monica e Enrico) ha dato grande risalto alla notizia chiedendo le dimissioni di Margherita Hack e di Walter Veltroni». Vorrei dilungarmi su Pier Francesco Poggi, che gli ascoltatori conoscono da «Black out», creatore di una vasta galleria di personaggi, da quelli inventati, come la sarta teatrale a cui fanno male i piedi, a quelli parodiati, come Mara Venier e Rita Levi Montalcini, più vera del vero, che risponde all'intervistatore ripetendo parola per parola la sua domanda. Poggi inoltre arricchisce la trasmissione con canzoncine parodiche degne del miglior Derby. Ci sono colleghi di Poggi, molto meno bravi di lui, che per il solo fatto di comparire ogni tanto in tivù, fanno in giro serate con cachet astronomici. Per nostra fortuna lui resta fedele alla radio, si vede che è ricco di famiglia. A parte le canzoni di Poggi, la parte musicale del programma mi sembra un po' ovvia e scontata. Se posso permettermi un consiglio non richiesto (sono i migliori), perché non provate a saccheggiare l'armadio dei dischi di Carlo Aluffi a «Liberi tutti»? E' lì a via Asiago 10, dove siete voi. Ci sono anche tante altre cose, compresi gli interventi di Orietta Berti e di Sergio Paolini. Ma ne riparleremo: intanto, fatemi il favore, ascoltateli! (Se siete fra quei felici pochi che riescono a captare le frequenze di Radio2 Rai), Bruno Gambarotta

Luoghi citati: Amsterdam, Italia