Muore nella sfida fra centauri

Muore nella sfida fra centauri I giovani in moto si sono trovati davanti un'auto durante la corsa nella notte Muore nella sfida fra centauri Napoli: aveva 21 anni, feriti i quattro amici NAPOLI. La strada scorre larga e diritta, il traffico è inesistente, le moto sono di quelle fatte per correre. L'occasione si presenta ideale per rianimare con il brivido della velocità un noioso sabato sera trascorso al bar tra un caffè e un cornetto appena sfornato. I ragazzi danno gas, ma la sfida nata per gioco si conclude in tragedia: un ragazzo di 21 anni morto sul colpo, l'amico sul sellino posteriore gravemente ferito, altri tre contusi. L'incidente è avvenuto poco prima delle 4 del mattino in viale Umberto Maddalena, uno stradone che per un paio di chilometri fiancheggia l'aeroporto militare di Capodichino. Quattro motociclette di grossa cilindrata lanciate a forte velocità si sono scontrate a causa di un improvviso ostacolo. Sembra che una «Polo» che precedeva i centauri si sia improvvisamente spostata sulla sinistra della ■13 carreggiata venendo investita dalla Honda Dominator guidata da Angelo Abbonante. Quello che è accaduto poi è stato uno scontro a catena tra le altre moto, una Honda e due Harley Davidson. Abbonante muore sul colpo, Raffaele Pozzullo, anch'egli di 21 anni, l'altro passeggero della Dominator, viene ricoverato in gravi condizioni all'ospedale «Nuovo Pellegrini». In ospedale finiscono anche Francesco Zampella, 26 anni, che ha subito un trauma cranico e contusioni all'addome, Mariano Pellino, 23 anni, e Luigi Del Prete, di 22, lievemente contusi. Incolumi gli altri due giovani che sopraggiungevano sull'ultima moto rimasta distanziata di qualche decina di metri. La polizia stradale sta indagando per identificare il conducente della Polo di colore scuro. I motociclisti hanno saputo infatti fornire solo i primi numeri della targa. La Honda di Abbonante ha concluso la sua corsa schiantandosi contro il muro di cinta dell'aeroporto nel punto dove ieri mattina uno sconosciuto ha lasciato un fascio di fiori bianchi. r giovani coinvolti nell'incidente sono di Crispano, un Comune dell'entroterra napoletano, e stavano tornando a casa dopo una serata trascorsa al bar. Sono bravi ragazzi, chi studia, chi fa il muratore, chi lavora nel negozio dei genitori. Si sono dati appuntamento come ogni sabato sera per «scendere» a Napoli e passare un po' di ore al fresco davanti al mare di Mergellina. Al ritorno, dopo essere usciti dal centro cittadino, hanno imboccato viale Maddalena, una strada ampia divisa in due carreggiate da un guard raill, che sembra invitare alla forte velocità e dove per questo motivo gli incidenti sono all'or¬ dine del giorno. La polizia ha escluso in maniera categorica che i ragazzi si siano sfidati per scommessa. La loro è stata una sfida improvvisata, alla quale si è aggiunta anche la fretta di rincasare in considerazione dell'ora assai tarda. I soccorsi sono stati tempestivi: l'ospedale «Nuovo Pellegrini» è assai vicino al luogo dell'incidente. Raffaele Pozzullo, nonostante lo stato di choc e la gravità delle ferite, ha chiesto ai medici ripetutamente notizie del suo amico che prima di perdere i sensi aveva visto esanime al suolo. Ma nessuno ha ritenuto opportuno né ha trovato il coraggio di dirgli che per il suo amico non c'era ormai più nulla da fare. Enzo La Penna Un mazzo di fiori dov'è morto Angelo Abbonante, sul lungo rettilineo che fiancheggia l'aeroporto di Capodichino

Persone citate: Enzo La Penna, Francesco Zampella, Harley Davidson, Luigi Del Prete, Mariano Pellino, Raffaele Pozzullo

Luoghi citati: Capodichino, Crispano, Napoli