«Rabat più disponibile a collaborare» di M. M.
«Rabat più disponibile a collaborare» «Rabat più disponibile a collaborare» Missione del ministro degli Esteri in Marocco «Presto la firma sul patto di riammissione» RABAT DAL NOSTRO INVIATO Il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, è giunto in Marocco per una visita di due giorni durante la quale si propone di «far avanzare» la trattativa con Rabat per arrivare ad un accordo sulla lotta ai clandestini nel Mediterraneo. Il Marocco ùifatti, per il capo della Farnesina, ha «un atteggiamento positivo melme alla collaborazione» mentre «altrettanto non si può dire nel caso della Tunisia». Nei confronti di Tunisi, Lamberto Dini è stato inequivocabile: «Se c'è un problema da risolvere, questo è tunisino soprattutto perché questo governo non collabora con noi nell'identificazione di coloro che vengono fermati e in questa maniera ci impedisce di applicare la legge italiana». L'incidente fra motovedette italiane e tunisine ieri al largo di Lampedusa ha creato nuove incompresioni fra i due Paesi. «Abbiamo appuntamento a Roma perii 5 agosto con la commissione mista italo-tunisina - ha sottolineato Dini - e speriamo che in quell'occasione potremo firmare l'accordo di riam¬ missione». Ma quella firma è ancora lontana. Uno dei problemi che restano da risolvere con i tunisini è la loro decisione di non accettare comunque di riprendersi i cittadini del Nord Africa non connazionali. «Ci hanno fatto capire spiega il capo della Farnesina - che a causa della libera circolazione fra i cittadini arabi in Maghreb, sprattutto marocchini, tunisi ed algerini, è difficile impedirne l'arrivo e la partenza e che l'eventuale rinvio a destinazione di cittadini terzi comporterebbe per Tunisi delle ingenti spese aggiuntive». Neanche le lettere inviate dal presidente Prodi al presidente Ben Ali sembrano essere ancora riuscite a modificare la situazione. Assai più distesi appaiono invece i rapporti con Rabat. «Il Marocco sta collaborando con noi, si mostra disponibile ad affrontare ogni questione e finora non ci ha presentato alcuna richiesta specifica», spiega Dini, rivelando che la trattativa per la sigla di un «accordo di riammissione» - che consente l'indentificazione e qumdi il rinvio dei clandestini all'ultimo porto di provenienza - è in «stato avanzato», [m. m.]
Persone citate: Ben Ali, Dini, Lamberto Dini, Prodi
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