Blair, un'estate piena di guai di Fabio Galvano

Blair, un'estate piena di guai E un giornale insinua: cacciato di casa l'ospite toscano del premier in vacanza Blair, un'estate piena di guai Lite nelLabourper il rimpasto LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' un'estate di guai per Tony Blair. Persino le consuete vacanze in Toscana, da sabato prossimo, nascono sotto il segno della polemica per le dichiarazioni subito smentite, ma ormai il danno era fatto - attribuite da un giornale inglese al principe Girolamo Guicciardini Strozzi, che si sarebbe risentito per essere stato di fatto sfrattato dalla sua villa dopo avere offerto ospitalità al primo ministro e alla sua famiglia. Ma prima ancora di poter chiarire di persona il malinteso, se malinteso c'è stato, Blair dovrà passare - forse già oggi - sotto le forche caudine dei difficili equilibri politici nell'ambito del New Labour, decidendo chi promuovere e chi bocciare nel primo rimpasto di governo a lo mesi dalla vittoria elettorale. Sul fronte p. i:tico Blair deve vedersela con due nomine da soppesare con il bilancino: quella di un nuovo «enforcer» di governo, una sorta di controllore e coordinatore di tutte le attività governative nonché dei rapporti con i media; e l'ascosa a rango ministeriale - da tempo promessa, ora dovuta - per Peter Mandelson, 1'«eminenza grigia» cui si attribuiscono le vincenti strategie elettorali del Labour. Il primo ministro aveva forse pensato di cog): .e due piccioni con una fav->, facendo di Mandelson il jiiiovo • Tiforcer». Ahimè, Mando'^,:! ]lti poi "liti nemici, primo fra tutti '1 cancelliere Gordon Brown. E Blair, attento ai giochi d'equilibrio fra «Blairites e Browines», come la stampa inglese definisce i due campi, avrebbe tatti: marcia indietro. Dal cappello sarebbe spuntato il nome di Jack Cunningham attuale ministro dell'Agricoltura - per il primo ruolo: una promozione, tanto più inattesa in quanto il ministro, nell'occhio del ciclone per gli strascichi di «mucca pazza», è molto stimato da Blair ma non da alcuni colleghi. E Mandelson? Probabilmente gli verrà affidata la Cultura o il Commercio, in una girandola di poltrone in cui promossi e bocciati sono in queste ore oggetto di scommesse e di indiscrezioni a iosa. La realtà è che molti volti cambieranno affinché non cambi il volto del New Labour; quello, almeno, che Blair avrebbe voluto fin dall'inizio. Risolto questo problema, il primo mhùstro potrà pensare alle vacanze. E' una spina, poveretto. Negli ultimi due anni era andato nella splendida villa «TI mucchio», a San Gimignano, ospite del miliardario Geoffrey Robinson che è ragioniere generale dello Stato. Ma quest'anno Robinson si è trovato nei guai per certe disinvolte operazioni finanziarie e Blair desidera, comprensibilmente, tenersene a distanza. Entra in scena il principe Guicciardini Strozzi: fra lui e Blair si era creata l'anno scorso, fin dal primo incontro, un'immediata simpatia. Di fronte alle difficoltà del primo ministro, che sembra aver dimenticato le origini popolari del suo voto ed evidentemente ama le vacanze «titolate», il principe gli ha offerto ospitalità nella sua splendida villa di Cusona, a tre chilometri da quella di Robinson. Senonché il «Sunday Telegraph» ha dato ieri notizia di un piccolo giallo, dedicando un'intera pagina alle presunte lamentele dello Strozzi, che si sarebbe visto «sfrattato» e costretto ad andarsene altrove con l'intera famiglia durante le vacanze di Blair. Dopo una cena di benvenuto offerta ai Blair, sabato sera, il principe con la moglie russa Irina e le fighe Natalia e Irina sarebbe costretto a far fagotto. «E' tutto molto imbarazzante avrebbe detto il principe all'inviato del giornale -. I Blair ci piacciono ed eravamo lieti di ospitarli, ma ciò non è stato possibile. E' il modo in cui vanno queste cose». Per dare spazio a Tony e Cherie, ai loro tre figli, alla suocera, all'istruttore di tennis e all'entourage di segretarie e di guardie del corpo, nelle 50 stanze della villa evidentemente non c'è abbastanza posto anche per i legittimi proprietari; e persino le stalle, che il principe usa per gestire la sua rinomata azienda vinicola, sarebbero state bloccate per ospitare il personale di Blair. Il principe «non è molto contento», avrebbe detto un suo amico. Ma il principe ieri ha smentito. «Non ho mai rilasciato interviste al «Sunday Telegraph», ha precisato all'aeroporto di Firenze, dove con la famiglia stava partendo per Parigi: «E' una notizia falsa, inventata per appannare l'immagine del primo ministro». Ma allora non ci sarà sfratto? «I Blair verranno per stare assieme a noi e non per sfrattarci. E' tutto molto assurdo e spiacevole». Perché allora al «Sunday Times», che cercava di demolire lo scoop del rivale, un portavoce di Downing Street ha detto che «quando l'invito è stato fatto la famiglia Strozzi voleva che i Blair avessero uso esclusivo della loro casa»? E' un giallo difficile a morire, nell'estate tormentata di Tony Blair. Fabio Galvano Il principe Strozzi smentisce «Una storia inventata, i Blair verranno e staranno con noi» Il premier britannico Tony Blair con la moglie Cherie e i tre figli nella villa «Il Mucchio» di S. Gimignano

Luoghi citati: Firenze, Londra, Parigi, San Gimignano, Toscana