Ma D'Alema è giacobino o un tiepido di sinistra?

Ma D'Alema è giacobino o un tiepido di sinistra? Polemica editoriale fra Repubblica e Corriere Ma D'Alema è giacobino o un tiepido di sinistra? ROMA. E' partita qualche tempo fa con incroci di fioretto ed è sfociata oggi in fendenti di spada una polemica su liberalismo e informazione tra «Corriere della Sera» e «La Repubblica». Sul quotidiano di via Solferino, Ernesto Galli della Loggia, critica «l'intolleranza di una certa sinistra» e se la prende con «il giacobinismo da strapazzo» che «nasce dall'incontro fra una versione giornalistica della cultura liberaldemocratica e la crisi ideologico-politica del pei degli Anni Settanta-Ottanta». Eugenio Scalfari sul giornale di piazza Indipendenza ironizza sui «liberali veraci che predicano il verbo da quella redazione milanese e dai suoi numerosi e variegati dintonii giornalistici». Materia del contendere, la natura stessa del liberalismo applicato all'informazione. Galli della Loggia accusa gli avversari di essere dei «Robespierre in sedicesimo», abituati a sciorinare un «radicalismo a corrente alternata» e avvezzi a «lunga dime¬ stichezza con tanti potenti di tutti i colori». Secondo l'editorialista del «Corriere», il «giacobinismo da strapazzo» induce (sottinteso: quelli di «Repubblica») a pensare che i loro avversari siano sempre dei malvagi da smascherare o dei tiepidi da rimettere in carreggiata, come D'Alema «a cui bisogna affrettarsi a impartire lezione su ciò che significa essere di sinistra». Scalfari fa ricorso all'autoironia e ribalta sui «liberali veraci» (sottinteso: del «Corriere») l'accusa di doppiezza di giudizio. Per loro, dice Scalfari, D'Alema è talvolta lui stesso un «giacobino della specie peggiore» e talaltra «il cervello più sagace di cui il paese disponga». Uguale doppiezza Scalfari la intravvede nei giudizi che il quotidiano di Via Solferino dà su Scalfaro (a volte «un vecchio furbone la cui unica mira è rimasta quella di ottenere una proroga di mandato» e altre «un uomo saggio che cerca di tenere i giudici e i procuratori a distanza ma non può»). [Ansa]

Persone citate: D'alema, Ernesto Galli Della Loggia, Eugenio Scalfari, Galli Della Loggia, Scalfari, Scalfaro

Luoghi citati: Roma