Marcegaglia: basta mediare Bertinotti è quasi eversivo di Ugo Bertone

Marcegaglia: basta mediare Bertinotti è quasi eversivo Marcegaglia: basta mediare Bertinotti è quasi eversivo B ERTINOTTI? Ormai è al li- mite dell'eversione, ma su un punto ha ragione». E cioè? «Ci vuole più coraggio sull'occupazione. E questo governo, per ora, non ce l'ha. Ma è una foiba lasciare il coraggio nelle mani di Bertinotti. 0 no?». Ed Emma Marcegaglia, vicepresidente di Confindustria, leader dei giovani, la prima ad invitare Fausto Bertinotti ad un'assise degb industriab («Certo - ammette e lui ha fatto grandi aperture che si è subito rimangiato. Eppoi fa parte della maggioranza...») si risponde no: c'è ancora spazio per ricacciare ai margini le tentazioni della piazza. Purché i protagonisti non si facciano prendere dalle emozioni, dalle tensioni d'estate che, tutto sommato, bruciano di meno sotto il sole di Favignana dove «Emma la dura» trascorre la sua settimana (l'unica) di vacanza. Per ora, signora Marcegaglia, il futuro sembra appartenere ai falchi: Bertinotti, le reazioni del Polo che scende in piazza... «Purtroppo è cosi, anche se certe suggestioni sanno di falso. Ma come fa Bertinotti a invocare certe soluzioni per il Sud? Lui invoca ricette che sanno di assistenzialismo e che non possono che allungare il divario tra le due Italie anche se, per la verità, dove ha avuto voce in capitolo il pensiero che lui incarna, le cose sono andate male pure al Nord: penso a Marghera, a Genova...». Per la verità, a scendere in piazza ci pensa pure il Polo... «E non credo sia la soluzione giusta. Anzi, a vedere quel che sta capitando sulla scena politica, c'è di che essere preoccupati. Non credo che si debba inseguire Bertinotti sul terreno della piazza, o sulle sue follie. Tipo che si debba finanziare lo sviluppo con la tassazione dei capitali o attraverso prestiti internazionali. Quelle sono iniziative scomode per gli alleati di Bertinotti, non proposte da inseguire sul terreno sociale». L'offensiva del Polo, insomma, rischia di mettervi in imbarazzo, Intanto, però, c'è chi sta peggio di voi... ((Ah sì, non sarà un'estate facile quella del sindacato. Io non credo che l'autunno debba per forza essere caldo. Può anche essere una stagione condotta all'insegna del dialogo, ma l'importante è non mettere sotto pressione eccessiva il sindacato. Che si sappia, peraltro, che il lavoro non è il frutto di una formula magica ma di uno sforzo concreto, come rivela il Nord ItaUa, del resto». E quindi... «Ben vengano intese come quella raggiunta sugli straordinari, anche se provvisoria. Bisogna rafforzare gli argini sulla strada della collaborazione: straordinari, patti d'area, tutto quello che si può costruire assieme. L'importante è far capire a tutti, a tutti i livelli che mediare con Bertinotti non porta a nulla. Anzi. E' il caso che il governo, e con lui il sindacato, si prenda le sue responsabilità di fronte all'alleato: è possibile far finta di niente di fronte a un membro della maggioranza di governo che agita la piazza e predica l'e¬ versione?» Ma occorre una politica attiva. 0 no? «Vero. E si può fare. Primo, accelerare il passo di quegli strumenti a breve termine che già conosciamo: patti territoriali, contratti d'area, incentivi...» Bruxelles dice di no... ((Anche alla Malpensa hanno detto di no. Per me soltanto perché non siamo stati in grado di farci sentire nel modo giusto. Ma non credo che le obiezioni di Bruxelles siano un ostacolo invalicabile, almeno a questo stadio. La realtà è che ci vuole coraggio con tutti gli interlocutori». Attenti al sindacato e duri con Bertinotti e, se occorre, anche con l'Unione Europea. E' così? «Duri con chi punta alla scorciatoia della piazza. Duri, innanzitutto, con i professionisti della protesta che ieri e oggi occupano le pagine di tutti i giornab. Ci vuole coraggio, ed è importante che il coraggio se lo dia soprattutto il governo» Intanto l'economia peggiora e voi industriali diventate più rigidi... «No, l'economia va peggio delle previsioni perché, mesi fa, ci attendevamo una forte ripresa che non c'è stata. Ma le cose, almeno per ora, non vanno male. Io credo che sia unportante alzare una barriera anti-Bertinotti perché, altrimenti, tra qualche mese le cose andranno peggio. Soprattutto se il governo continuerà a giudicare le sue tesi accettabili per un alleato di governo. Chiaro?». Chiaro. Ma ci tolga una curiosità: perché non fa vacanze ad agosto? Pronti, lei e suo papà Steno, ad agire in Borsa? <(Ad agosto si lavora bene. E in fabbrica c'è sempre qualcuno. La Borsa? Non saprei, ma se c'è da divertirsi, noi siamo pronti...». E c'è da crederle... Ugo Bertone Emma Marcegaglia

Luoghi citati: Bruxelles, Favignana, Genova