Diminuiscono i casi di Bse nuove regole sui controlli

Diminuiscono i casi di Bse nuove regole sui controlli ALLEVAMENTO Il Piemonte è all'avanguardia nella profilassi Diminuiscono i casi di Bse nuove regole sui controlli TORINO. I casi di malattia della vacca pazza (encefalopatia spongiforme bovina o Bse) diminuiscono in Gran Bretagna ed in Europa. Di conseguenza anche da noi cambiano le strategie di controllo: lo stabilisce un recente decreto del ministero della Sanità che detta nuove regole per i controlli nei macelli. In pratica tutti i bovini superiori ad un anno di età, identificati in base alle marche auricolari come provenienti da Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo dosrranno essere macellati separatamente e subire l'asportazione degli organi a rischio (cervello, occhi, midollo spinale e tonsille). Se muoiono in allevamento, qualunque sia la causa, dovrà essere distrutta l'intera carcassa. La disposizione ministeriale, che di fatto concentra i controlli nei macelli, permette tuttavia di asportare le «porzioni muscolari della testa» limitandosi a precisare che le operazioni di spolpo de¬ vono avvenire in speciali locali. Intanto in Piemonte è scesa in pista la Regione che, prima in Italia, ha varato un dettagliato piano ufficiale di controllo della Bse con il preciso obiettivo di ottenere la qualifica di territorio ufficialmente indenne. I veterinari delle Asl, coadiuvati dai tecnici dello Zooprofilattico, opereranno su diversi fronti. Innanzi tutto si attuerà una stretta sorveglianza sull'eventuale insorgenza di sindromi neurologiche in allevamenti e stalle di commercianti giudicati a rischio. Le aziende da tenere sotto controllo sono classificate in tre categorie. Al primo gruppo (sigla R 1 ) appartengono le mandrie che negli ultimi 6 anni hanno introdotto solo saltuariamente bovini di origine estera. La sigla R 2 è invece assegnata alle aziende il cui effettivo è costituito esclusivamente o prevalentemente da bovini importati. Infine la categoria R 3 corrisponderà alle aziende i cui bovini hanno consumato, dopo il divieto di legge, mangimi contenenti farine di carne. E proprio il controllo dei mangimi (sicurezza delle materie prime, garanzia dei trattamenti di trasformazione, rispetto del divieto di somministrazione di proteine di mammiferi) sarà uno dei cardini dell'azione sanitaria. Infine, in tutti i macelli, oltre ai rigidi controlli sanitari, dovranno essere strettamente garantite anche le misure di sicurezza personale degli operatori, veterinari e macellai. Una cautela doverosa finché non saranno definitiva¬ mente chiariti tutti i dubbi sulla possibilità che la malattia delle vacche pazze possa trasmettersi all'uomo. Un programma di lavoro intenso che dovrebbe condurre, secondo l'assessore alla Sanità Antonio D'Ambrosio, sia ad una miglior tutela del consumatore sia a formalizzare la condizione di «territorio ufficialmente indenne da Bse» del Piemonte, strumento importante per la valorizzazione dei nostri allevamenti. Mario Val preda DUE ANNI DI MUCCA PAZZA/ 1997 1998 regno unitq 4.681 564 | :svizzera 38 " 4J [francia « ~s: 1 9 germania 2 .0 Dal 1986 ad oggi sono stati complessivamente denunciati 175.460 casi di BSE di cui 174.717 nel Regno Unito

Persone citate: Antonio D'ambrosio, Mario Val