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Tra la Rai e Telecom c'è un clima di disgelo Incontro ieri dei due direttori generali Tra la Rai e Telecom c'è un clima di disgelo Rossignolo presenta all'Authority le tariffe dell'interconnessione ROMA. Tornano a parlarsi. Tornano a dialogare la Rai e la Telecom Italia. E c'è di nuovo distensione nei rapporti fra le due aziende che sono rimasti gelidi per un paio di giorni. A sbloccare la situazione la visita resa ieri mattina da Francesco De Leo, direttore generale della Telecom per le strategie, accompagnato dagli altri due direttori, Fulvio Conti e Massimo Sarmi, a Pierluigi Celli, direttore generale della Rai. De Leo ha spiegato gli orientamenti del suo gruppo per le trattative con l'editore australiano Rupert Murdoch, confermate dal presidente della Telecom, Gian Mario Rossignolo. I chiarimenti dati devono essere stati convincenti dal momento che fonti della Rai definiscono l'incontro avvenuto in viale Mazzini «molto cordiale» e tale da consentire «qualche soddisfazione». L'emittente pubblica si era sentita emarginata dallo sviluppo del negoziato fra la Telecom e Murdoch. La Telecom sta valutando la possibilità di cedere fino al 49% della controllata Stream e di stringere un'alleanza per la piattaforma digitale, cioè l'insieme degli strumenti che consentono le trasmissioni tv via sa- Vincenzo Vita tellite e via cavo. Di fronte alle possibilità di un ingresso di Murdoch in misura così consistente nella Stream e quindi nel mercato italiano, la Rai ha rivendicato l'esistenza di intese preliminari con Telecom-Stream e ha fatto presente di non poter accettare posizioni subordinate in un settore decisivo per il suo futuro. Sempre da parte della Rai, dopo l'incontro tra De Leo e Ceni, è stato precisato che sono stati «riconfermati gli impegni reciproci» finora assunti. Questo dovrebbe significare che la Rai e la Telecom intenderebbero ancora cainminare insieme per quanto riguarda la tv digitale, magari coinvolgendo anche il gruppo Cecchi Gori (cioè Telemontecarlo). Nei mesi scorsi l'ipotesi di integrazione delle forze di TelecomStream e Rai si era rafforzata dopo la mancata concretizzazione delle discussioni sulla realizzazione di una piattaforma digitale unica che comprendesse anche Mediaset e la francese Canalplus (a cui fa capo l'italiana Telepiù). Da parte di Canalplus c'è ora molta perplessità sulla nuova strada imboccata dalla Telecom. E Cecchi Gori non si è sbilanciato sull'argomento. Le trattative fra la Telecom e Murdoch non sono gradite dal governo e dalla maggioranza di centrosinistra. Anche il vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni, giovedì scorso non ha mancato di far conoscere le sue obiezioni. E ieri il sottosegretario alle comunicazioni Vincenzo Vita ha definito un'«ipotesi rischiosa» la progettata alleanza. Vita ha anche precisato che il governo deve affrontare due scadenze: lo stralcio da un disegno di legge già presentato e la rapida approvazioone delle norme sul decoder (l'apparecchio che consente la ricezione del segnale tv dal satellite o dal cavo) per garantire la sua apertura a tutti gli operatori e il regolamento delle trasmissioni effettuate con il satellite e il cavo. All'interno della maggioranza è invece meno rigido nei confronti di Murdoch Ernesto Stajano, presidente della commissione Trasporti della Camera. Ieri intanto Telecom ha consegnato all'Authority per le tic l'offerta di riferimento per l'interconnessione e l'accesso alla rete pubblica della stessa Telecom Italia. L'offerta, informa la società, descrive i servizi forniti e le modalità tecniche di interconnessione e accesso, insieme ai valori economici di riferimento. In particolare, i prezzi previsti sono pari a 23,3 lire al minuto nella fascia di punta e di 14,5 lire al minuto in quella ridotta per l'interconnessione a breve distanza. Di 38,1 lire al minuto nella fascia di punta e di 23,8 lue in quella ridotta per l'interconnessione a media distanza. Di 77,2 lire nella fascia di punta e 48,2 lire in quella ridotta per l'interconnessione a lunga distanza. [r. r.] Vincenzo Vita