Bruxelles boccia i telefoni italiani

Bruxelles boccia i telefoni italiani LA FRUSTA UE Telecom d'accordo sul cambio di tariffe. Richiamo sull'interconnessione Bruxelles boccia i telefoni italiani «Care le chiamate interurbane, troppo basse le urbane» BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La bolletta del telefono italiana torna nel mirino della Commissione europea, ma questa volta l'intervento di Bruxelles potrebbe tradursi in un rialzo del canone. Il commissario alle Telecomunicazioni Martin Bangemann e quello alla Concorrenza Karel Van Miert puntano a far approvare mercoledì prossimo una procedura d'infrazione contro l'Italia, «rea» di non aver ancora applicato le direttive comunitarie sulla liberalizzazione della telefonia e di avere quindi un sistema tariffario squilibrato, cioè poco aderente agli effettivi costi del servizio. In sintesi quello che la Commissione imputa al nostro Paese è di far pagare troppo poco le telefonate urbane e il canone fisso della bolletta e di praticare invece prezzi troppo alti per tutti i servizi telefonici a lunga distan¬ za, dalle interurbane alle intercontinentali. Ma per una volta la mossa della Commissione sarà tutt'altro che sgradita alla Telecom Italia, che già da tempo spinge per una rimodulazione delle bollette, e chiede appunto di poter praticare prezzi più alti per le telefonate urbane, riducendo invece le tariffe a lunga distanza dove oggi, dopo la liberalizzazione scattata il 1° gennaio, la concorrenza è sempre più forte. Di fatto la Telecom ha finora sovvenzionato il servizio universale e il prezzo «politico» delle telefonate urbane attraverso tariffe interurbane piuttosto alte; la possibilità di aumentare il costo degli scatti in città le permetterebbe adesso di far scendere le tariffe a lunga distanza. Nel dossier telefoni, che non dovrebbe però riguardare solo l'Italia* ci dovrebbe essere spazio anche per i dubbi di Bruxelles sulle tariffe di interconnessione, cioè quelle che gli operatori devo¬ no pagare per far transitare le loro chiamate sulla rete di un concorrente. In Italia, naturalmente, è la Telecom a fornire la quasi totalità delle interconnessioni, dato che l'ex monopolista ha la rete fissa più capillare. Da un'indagine condotta dalla Commissione a fine '98 il nostro Paese era terzo in classifica per i costi di interconnessione sulle chiamate sotto i 200 chilometri, preceduto da Austria e Belgio, mentre per le chiamate urbane era al sesto posto. Proprio ieri, comunque, la Telecom ha presentato il suo nuovo listino di interconnessione all'Authority per le telecomunicazioni e quindi i richiami che arriveranno nei prossimi giorni dalla Commissione rischiano di essere superati dalla nuova situazione. Sempre la prossima settimana un altro capitolo, assai interessante per i consumatori, potrebbe essere scritto a Bruxelles. La Commissione sta infatti conducendo da alcuni mesi un'indagine sulle tariffe applicate dagli operatori di telefonia mobile dei Quindici. In alcuni casi limite i tecnici della Commissione ho ino scoperto che una telefonate i un apparecchio fisso a un telefonino può costare fino a quattordici volte una chiamata equivalente tra due telefoni fissi. Così, come ha già fatto per le interconnessioni tra telefoni fissi, la Commissione potrebbe adesso fissare delle linee guida e indicare delle tariffe consigliate anche per i collegamenti con i telefoni cellulari. [f. man.] Il commissario Van Miert

Persone citate: Karel Van Miert, Martin Bangemann, Van Miert

Luoghi citati: Austria, Belgio, Bruxelles, Italia