Allarme scorte di sangue in 4 regioni di R. Cri.

Allarme scorte di sangue in 4 regioni Interventi a rischio Allarme scorte di sangue in 4 regioni ROMA. L'allarme è arrivato anche all'istituto superiore di Sanità: ci sono 4 regioni italiane, Lazio, Campania, Abruzzo e Sardegna, nelle quali l'emergenza sangue ha raggiunto ormai livelli di allarme. Allarme che significa centinaia di pazienti e di interventi chirurgici a rischio, appelli disperati alle regioni più fornite, corse nella notte, da un ospedale all'altro, da un capoluogo all'altro. E soprattutto, in questi giorni, richieste di aiuto che quasi sempre rimangono senza risposta. Perchè le regioni «più ricche» di sangue, quelle del Nord (capofila Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) non sono più disposte ad aiutare con regolarità quelle più povere. Per un motivo che nessuno se la sente di affermare ufficialmente e che fa venire l'amaro in bocca: il sangue ha un costo (circa 190 mila lire a sacca per la lavorazione) e da quando gli ospedali sono stati trasformati in aziende sanitarie e bisogna fare attenzione ai bilanci, chi ha di più non se la sente di anticipare milioni a chi ha di meno e di solito paga in ritardo. Si punta sulla donazione. Perché in Italia si raccolgono ogni anno circa 1 milione e 820 mila unità di sangue intero a fronte, secondo l'Avis, di un fabbisogno stimato di 2 milioni e 284 mila unità, [r. cri.]

Luoghi citati: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Italia, Lazio, Lombardia, Roma, Sardegna, Veneto