farina, accuse a due giudici

farina, accuse a due giudici Firmarono la libertà per l'uomo del sequestro Soffiantini farina, accuse a due giudici Firenze, avviata un'azione disciplinare Giovanni FarinFIRENZE. Nessun commento dai giudici del tribunale di sorveglianza di Firenze Massimo Niro e Antonella Fiorillo, che firmarono la semilibertà per Giovanni Farina, nei confronti dei quali è stata avviata azione disciplinare. Nemmeno dal prefetto di Prato, Giuseppe Pecoraro, chiamato in causa perché, secondo quanto ha riferito il sottosegretario alla giustizia Mirone alla Camera dei Deputati, non avrebbe fornito ai giudici di sorveglianza tutte le informazioni che i carabinieri gli avevano dato sulle frequentazioni del latitante. Il prefetto precisa però che «non solo ricevetti il 23 luglio 1996 il rapporto dei carabinieri di Prato su Giovanni Farina in cui si segnalava la sua capacità a delinquere e pericolosità, ma lo riportai nella nota inviata due giorni dopo al Tribunale di sorveglianza di Firenze in cui non escludevo la possibilità che Farina potesse riprendere i contatti con la criminalità organizzata. Da ciò si evince che ero sfavorevole alla semilibertà». L'avvocato Manuele Ciappi, legale del pregiudicato nell'estate '96 non ricorda questo rapporto dei carabinieri e la nota del prefetto «tali da pregiudicare la richiesta della concessione della semilibertà. Non ricordo in particolare che nella nota si facesse riferimento ad attuali, come prescrive la legge, collegamenti con la criminalità organizzata da parte di Farina. Se si volevano mettere sotto inchiesta i magistrati della sorveglianza, lo si doveva fare appena Farina si rese irreperibile, perché se errore vi fu, e a mio avviso non ci fu, vi sarebbe stato allora. Invece li si mette sotto inchiesta oggi, dopo che si è ritenuto di individuare in Farina il responsabile del sequestro Soffiantini. A me pare che questa sia la logica di dover individuare necessariamente un responsabile».[Ansai Giovanni Farina

Luoghi citati: Firenze, Prato