le viti ko

le viti ko le viti ko «Stressate» dalla calura ROMA. E' allarme dal Nord al Sud per l'agricoltura. Preoccupazione in Friuli per le viti: il caldo, le piogge violente e i bruschi abbassamenti di temperatura di questa estate stanno provocando situazioni di «stress» tra i filari che rischiano di compromettere la vendemmia. Lo comunica il Gruppo difesa integrata del Consorzio tutela vini «Colli orientali del Friuli» di Cividale (Udine), costretto a «vere e proprie acrobazie», come si legge in una nota, per fronteggiare le conseguenze legate all'imprevedibilità del clima. «Gli ingiallimenti che in questi giorni si verificano sulla vegetazione - spiega Marco Malison, componente del Gruppo e direttore del Consorzio - sono in gran parte da imputarsi ad asfissia radicale causata dalle continue piogge; inoltre, dove erano stati effettuati trattamenti a base di rame, le basse temperature registrate prima di questa ondata di caldo possono aver causato ustioni alle foglie. Le piante tuttavia - secondo il tecnico dovrebbero essere in grado di recuperare questi problemi di "stress"». Caldo torrido e incendi, ma pure le emissioni di cenere dall'Etna provocano danni ingenti all'agricoltura siciliana e in particolare nella fascia jonica catanese. Secondo Confagricoltura siciliana sarebbe andato perduto il 50 per cento del raccolto. Il Presidente regionale Paolo Nicolosi ha scritto all'assessore regionale all'Agricoltura Salvatore Cuffaro chiedendo solleciti interventi per le aziende danneggiate. Per evitare allarmismi, però, Nicolosi ha precisato che il caldo ha compromesso una notevole quota della produzione, ma non ha intaccato la qualità di quella che si è riusciti e si sta riuscendo a commercializzare, (r. cri.]

Persone citate: Cividale, Marco Malison, Paolo Nicolosi, Salvatore Cuffaro

Luoghi citati: Friuli, Nicolosi, Roma, Udine