«la colpa è dei calendari»
«la colpa è dei calendari» «la colpa è dei calendari» Ceruti (Federciclo): vincere per non perdere gli sponsor ROMA. I clamorosi echi del Tour hanno rilanciato l'allarme doping anche al Consiglio Nazionale del Coni, che si è svolto ieri. Il presidente Mario Pescante ha ribadito il suo punto di vista, già espresso peraltro nei giorni precedenti: «L'unica arma efficace è quella delle sanzioni penali - ha detto - per questo esprimiamo fiducia nel progetto di legge presentato dal senatore Calvi». Il presidente del Coni ha ribadito il timore che il fenomeno, di dimensioni «mostruose», sia ormai sfuggito di mano al mondo sportivo. «Ma non mi arrendo», ha ribadito Pescante in risposta ai rilivi del presidente della Federciclismo Giancarlo Ceruti. «Non deve passare la cultura della sconfitta - aveva infatti detto Ceruti - perchè il doping si può sconfiggere». Il massimo dirigente del ciclismo italiano ha anche lanciato dure accuse alla federazione internazionale. «A monte del problema doping - è la tesi sostenuta da Ceruti - ci sono anche e soprattutto problemi di calendario. Il presidente internazionale Verbruggen ha voluto i Mondiali nel mese di ottobre, quando già in primavera, al Giro d'Italia, i corridori sono costretti a dare il massimo per evitare il rischio di perdere lo sponsor e stare poi fermi la stagione successiva. E finché per i professionisti varrà il criterio del punteggio, sarà automatico il meccanismo del dover vincere a tutti i costi». Il presidente del Coni ha poi ribadito che l'Italia è pronta a test misti sangue-urina, e il presidente della Fidai Gianni Gola ha confermato che la Federatletica aderirà al progetto, avendo già ottenuto il consenso di tutti i suoi principali atleti.
Persone citate: Ceruti, Giancarlo Ceruti, Gianni Gola, Mario Pescante, Verbruggen
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