Mister Qualunque è premier

Mister Qualunque è premier Dopo Hashimoto, l'uomo in grigio Obuchi: curerò l'economia Mister Qualunque è premier Giappone, l'ex ministro degli Esteri TOKYO. Dopo lo sgargiante e spavaldo Ryutaro Hashimoto, umiliato dalla sconfitta elettorale del 12 luglio, è la volta dell'«uomo in grigio», Keizo Obuchi. Finora ministro degli Esteri, Obuchi, sconfiggendo due rivali in una lotta per la prima volta aperta e pubblica, è stato eletto ieri presidente del partito liberaldemocratico; come tale, essendo a capo del partito di maggioranza, è automaticamente designato a capo del governo al posto del dimissionario Hashimoto. Si presenterà col suo gabinetto il 30 luglio alla Camera, dove non dovrebbe avere problemi per la fiducia; al Senato, dove per le recenti elezioni parziali i liberaldemocratici hanno avuto sonora sconfitta con la perdita di 17 seggi, sarà meno facile e cercherà alleanze, ma il voto decisivo è comunque quello della Camera. Resterà al potere fino al settembre '99, scadenza del mandato del suo predecessore. Subito dopo la nomina Obuchi ha riassunto i suoi obiettivi: «Il problema principale è rilanciare l'economia, svolgere nella comunità internazionale il ruolo che essa si aspetta dal Giappone, e dissipare le incertezze del popolo sul nostro futuro». L'elezione è avvenuta subito dopo la chiusura della Borsa, ma il mercato dava per scontata l'ascesa di Obuchi e il suo andamento è stato positivo. Lo yen ha avuto un recupero sul dollaro, e l'indice Nikkei è salito di oltre 1' 1 per cento. Washington, dove Obuchi è ben conosciuto perché con lui agli Esteri sono state definite le nuove linee-guida anche militari dell'alleanza tra i due Paes i, reagisce sottolineando l'urgenza di rilancio dell'economia. Il portavoce della Casa Bianca infatti dichiara: «Il presidente pensa che si stabiliranno seri rapporti di lavoro. Il governo giapponese sa quanta importanza noi diamo agli impegni presi dal Giappone per la riforma del suo sistema economico». Mosca saluta la nomina favorevolmente, dato che Obuchi ha ribadito l'impegno di arrivare con essa al trattato di pace entro il Duemila. Ed era stato lo stesso Obuchi, da rninistro degli Esteri, a rilanciare i rapporti arrivando agli incontri amichevoli Eltsm-Hashimoto. A 61 anni, Obuchi è una vec¬ chia volpe delle tane, trappole e stanze del potere: divenne deputato a 29 anni, il più giovane dal dopoguerra, è stato più volte ministro in vari governi, ed è capo della maggior corrente del partito. Laureatosi in letteratura inglese con una tesi su Orwell, noto per la sua riservatezza, privo di carisma e aura da trascinatore, è stato definito «bonjin», cioè «uomo qualunque». Qualità che a molti sembrano pecche per il primo ministro di un Paese che sta attraversando una fase difficile, con la più forte recessione dal dopoguerra e la crisi finanziaria asiatica ancora in atto: si vorrebbe un premier decisionista, capace di coraggiose e impopolari riforme economiche e finanziarie. Ma l'«uomo in grigio», con la sua arte di grande tessitore, potrebbe essere capace, senza grandi clamori, di impostare la cura da cavallo per risollevare l'economia. Intanto, ha già dimostrato senso di humour. Definito dalla stampa americana «una pizza fredda», ha risposto con un mvito ai giornalisti per un incontro durante il quale ha offerto pizzette calde. Fernando Mozzetti Dopo la sua nomina lo yen recupera sul dollaro e l'indice Keizo Obuchi, 61 anni è stato più volte ministro in vari governi

Luoghi citati: Giappone, Mosca, Tokyo, Washington