In Asia è tornato l'Orso

In Asia è tornato l'Orso «Effetto-Tokyo» anche in Europa. Milano perde lo 0,11%, solo le Aem controcorrente In Asia è tornato l'Orso Moody's fa tremare Borse e yen MILANO. L'allarme del presidente della Fed Alan Greenspan, Moody's che mette sotto osservazione il debito giapponese per ima revisione al ribasso, i mercati asiatici in caduta con Hong Kong che perde il 2,83%, Tokyo che scende dello 0,64%, Seul che precipita del 5,7%. Tre viatici non proprio incoraggianti per i listini europei che, difatti, ieri non sono riusciti a ritrovare il passo giusto e, nonostante i tentativi fatti, hanno concluso la giornata con un ribasso, seppure contenuto, ad eccezione di Parigi che, spinta dai titoli della Difesa, è salita dello 0,86%. Si è accodata al clima generale Milano, con una limatura dell'indice Mibtel dello 0,11% a 25.402 punti, ma con un volume di scambi che hanno sfiorato quota 4000 miliardi. Fin dalle prime battute il listino ha perso colpi, non moltissimi (-0,35%) ma sufficienti a demoralizzare un po' il mercato che, dopo generosi tentativi di invertire la tendenza, ha dovuto rassegnarsi a mantenersi in equilibrio. Con un occhio sempre rivolto alle consorelle europee, in particolare Francoforte, e al mercato statunitense. Il quale, a sua volta, dopo aver cominciato con un lieve rialzo (cinque punti) ed aver tentato di cancellare la batosta di mercoledì, ha ben presto invertito la tendenza dopo la chiamata del titolo Boering che, a causa del netto calo di utili, è subito arretrato dell'11%. New York ha successivamente ampliato la caduta fino a 89 punti, prima di recuperare parzialmente terreno. Priva di puntelli esterni, Piazza Affari non è riuscita a tirarsi fuori dalle acque stagnanti. Anche se, tutto sommato, è riuscita a limitare i danni con una seduta nel com¬ plesso dignitosa. Nella quale hanno brillato le matricole Aem e Bayerische Vita. L'azione della municipalizzata meneghina è stata addirittura sospesa per eccesso di rialzo, toccando un massimo di 2345 lire rispetto alle 1670 del collocamento. Poi, subissata dai realizzi, ha contenuto il progresso in un più 5%. Per il terzo giorno consecutivo Bayerische Vita è andata avanti, con un vantaggio finale di oltre il 6%. Dopo molti giorni di corsa al rialzo, sono invece finiti in zona negativa i titoli della galassia Mediobanca: Generali ha perso lo 0,89%, Comit lo 0,48%, Mediobanca il 2,44%. In rialzo viceversa Banca Roma ( + 2,44%) dopo l'annuncio che la Libyan Arab Foreign Bank ha aumentato la quota nel suo capitale al 5%. Tra le banche è andato bene (+4,4%) il Credito Italiano, in attesa dei risultati semestrali che il presidente Lucio Rondelli ha anticipato essere «al di sopra del budget». Progressi anche per il Credito Emiliano, mentre resta penalizzato il titolo del suo nuovo partner: la Popolare di Novara che perde il 3,43%. In salita (+1,39%) il Rolo. Si rafforzano (+1%) le Eni con 506 miliardi di controvalore di titoli scambiati, e migliora il suo massimo storico Olivetti (+3,5%), bene Edison ( + 3,98%) e Italgas ( + 1,95%). Cedono viceversa Fiat, Telecom e Tim, rispettivamente in calo del 2,35%, dell'1,48% e dello 0,69%. I realizzi prevalgono sulle Borse europee: Londra cede lo 0,22%, Francoforte lo 0,86%, Zurigo l'I,3% dopo i risultati semestrali di Abb e Nestlè. A New York il Dow Jones a metà seduta allarga il ribasso a cento punti. Valeria Sacchi Torna la tensione tra gli operatori dei mercati asiatici

Persone citate: Alan Greenspan, Arab, Lucio Rondelli, Olivetti, Valeria Sacchi