«Intensificheremo le espulsioni» di Maurizio Tropeano
«Intensificheremo le espulsioni» Vertice a Torino, il sottosegretario agli Interni: misure legislative per punire chi fornisce false identità «Intensificheremo le espulsioni» Smisi: contro gli immigrati che commettono reati TORINO. Primo: «Maggior ricorso al provvedimento dell'espulsione quando i reati compiuti dagli extracomunitari non sono tali da essere perseguibili subito con l'arresto». Secondo: «Stiamo allestendo misure legislative per gli extracomunitari che non danno la giusta identità e false residenze». Sono queste le indicazioni che Giannicola Sinisi, sottosegretario agli Interni, comunica alla fine di un lunga riunione in Prefettura del Comitato provinciale per l'ordine convocata d'urgenza dopo gli ultimi episodi di violenza che hanno coinvolto inermi cittadini torinesi. Quelle indicazioni però valgono non solo a livello lacale ma troveranno applicazione nazionale. L'obiettivo del governo è quello di rendere più «efficace possibile l'applicazione delle sanzioni e delle pene verso gli extracomunitari che delinquono», spiega Sinisi. Due le strade: «L'accelerazione dei processi e delle pratiche di espulsioni», spiega Sinisi. E da questo punto di vista «è innegabile come siano in miglioramento gli indici statistici di accompagnamento alla frontiera». Secondo Sinisi «per portarle a regime c'è bisogno di strutture organizzate». E così a Torino, in attesa della costruzione definitiva del centro di custodia il «governo ha autorizzato il sindaco ad allestire strutture provvisorie, anche prefabbricate in aree del demanio statale». Ed è evidente che, se ne- cessario, l'autorizzazione potrebbe essere concessa anche per i centri in via di allestimento a Milano, Fiumicino, Catania, Bari e Caltanissetta a «patto che sia assicurata la sicurezza sia dei soggetti in attesa di espulsione sia di chi ha il compito dì controllarli». Anche perché il termine di 15 giorni tra il decreto di espulsione e la sua effettiva attuazione «di fatto è cancellato». E in tema di immigrazione e sicurezza urbana Sinisi ha duramente criticato il proliferare delle ronde di cittadini. Nei giorni scorsi a Torino hanno fatto il loro esordio i volontari verdi capitanati dal parlamentare leghista, Mario Borghezio. Secondo Sinisi: «Non sono apprezzabili le iniziative dei cittadini quando sono motivate dalla logica del farsi giustizia da sé. E' invece da sollecitare il contributo di persone vigili che segnalano episodi di cri¬ minalità alle forze dell'ordine e non si sostituiscano alle stesse». E ancora: ((Alcune iniziative si possono inserire in un clima di provocazione politica ma non sono lo stesso accettabili perché invece di diminuire l'allarme sociale contribuiscono ad aumentarlo». E intanto dalla Germania arrivano apprezzamenti per l'azione dell'Italia in materia di contenimento dell'ingresso di clandestini. Secondo il giornale Frankfurter Allgemeine Zeitung «si conferma l'impressione che le forze di sicurezza italiane e le unità della guardia costiera tengono bene la situazione sotto controllo. Dalla discussione politica emerge un consenso che abbraccia governo e opposizione: si vuole contenere al massimo il numero dei profughi in Italia». Ma il portavoce nazionali dei Verdi, Luigi Manconi, ricorda che «non è in corso alcun assalto al nostro Paese». Arrivano anche coloro che «dalla Sierra Leone, dalla Guinea Bissau, dal Kosovo, dalla Turchia o dall'Algeria stanno fuggendo in cerca di asilo, ovvero di un diritto riconosciuto dall'ordinamento interna¬ zionale. E' essenziale individuare misure e provvedimenti tali da garantire il rispetto dei fondamentali diritti della persona». Maurizio Tropeano Accanto, da sinistra: Sinisi e Napolitano. Al centro: immigrati appena sbarcati in Italia 1995 L'ANNO RECORD DELLE ESPULSIONI 1 GENNAIO/12 AGOSTO '97 '96 '95 RESPINTI 19.436 54.000 62.442 INTiMATI Dl ESPULS. 25.041 34.520 56.015 ESPULSIEFFETTIVI 3.668 5.059 7.417
Persone citate: Giannicola Sinisi, Luigi Manconi, Mario Borghezio, Napolitano, Sinisi
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