«Servizi deviati nel caso Moro»

«Servizi deviati nel caso Moro» Giallo sulla seduta spiritica: «Prodi non c'era, era presente il fratello». Che smentisce «Servizi deviati nel caso Moro» Galloni: nessuna strategia, solo impreparazione ROMA. Nuove verità, puntualizzazioni, ma anche smentite, sui 55 giorni del sequestro di Aldo Moro. Davanti alla commissione Stragi, l'allora vice-segretario della de Giovanni Galloni ha esposto la sua ricostruzione del modo in cui le autorità gestirono quella drammatica vicenda: «Cossiga mi diceva che stavano predisponendo dei piani per liberare Moro. Mi parlò anche di un "piano Pollo". Mi resi conto però che in quel periodo di strategia non ce ne era alcuna. C'era molta impreparazione». Alla Commissione di San Macuto, Galloni si è soffermato anche sulla famosa seduta spiritica durante la quale uscì fuori l'indicazione di via Gradoli. «Ma Romano Prodi non c'entra nulla con questa vicenda ha precisato Galloni - fu Paolo Prodi, allora professore all'università di Trento, uno degli atenei "caldi" in quegli anni, a venire a Piazza del Gesù per riferire della segnalazione. Un tentativo di fare una spiata, ma coprendo la fonte». La vicenda sa- rebbe all'origine della seduta spiritica da cui saltò fuori il nome della via dove era situata la più importante base della Br. Ma Paolo Prodi smentisce «su tutta la linea» la ricostruzione di Galloni. «Si tratta di un'invenzione assoluta, forse Galloni fa confusione nei suoi ricordi. Oltretutto all'epoca del sequestro Moro aggiunge - non ero più professore a Trento da un anno. Della seduta spiritica seppi da Romano, qualche giorno dopo che era stata fatta. Lui mi fece il racconto con molta tran¬ quillità». Galloni ha pure riferito di un possibile «filo diretto» con Moro durante i 55 giorni del suo sequestro. Secondo l'allora vicesegretario della de, qualcuno, all'interno dello scudo crociato o del psi, doveva essere in grado di riferire quanto avveniva in quei giorni o con lo stesso Moro o con qualcuno che gli era molto vicino. I servizi segreti poi, ha osservato Galloni, erano praticamente nelle mani della Cia e della P2. Così, «quasi tutti quelli che fecero parte del Comitato di crisi». Per il presidente della commissione Stragi Giovanni Pellegrino «è una versione nuova e nettamente contrastante con le precedenti, tanto da far pensare ad un falso ricordo di Giovanni Galloni. Ma ciò richiede da parte nostra e dell'autorità giudiziaria, qualche opportuno approfondimento». E Sergio Cola e Enzo Fragalà, anche loro membri della commissione, chiedono di ascoltare «una volta per tutte» il presidente del Consiglio. [st. e] L'ex presidente della De assassinato dalle Br Aldo Moro

Luoghi citati: Roma, Trento