Su Tangentopoli è armistizio

Su Tangentopoli è armistizio Intesa Ulivo-Polo, a settembre il voto sulla commissione. Fumata bianca per il nuovo Csm Su Tangentopoli è armistizio Referendum, Di Pietro consegna 700 mila firme ROMA. Tornano a volare le colombe che tentarono di avviare la riforma della Costituzione con il dialogo tra Ulivo e Polo. D'Alema-Marini e Fini-Casini, seriamente feriti dal «no» di Berlusconi alla commissione Bicamerale e dal recente «no» di Prodi alla commissione su Tangentopoli, si sono presi la rivincita e sono riusciti ad imporre un «break». Il voto sulla commissione, previsto per martedì, è stato rinviato al 23 settembre. Ieri, intanto, Antonio Di Pietro, Mario Segni, Achille Occhetto e gli altri promotori del referendum per l'abrogazione della quota proporzionale hanno consegnato 700 mila firme alla Cassazione. «Ora i partiti non possono più mettere le mani su questa iniziativa», ha detto soddisfatto Di Pietro. E Segni ha aggiunto: «Sarebbe un golpe se la Corte Costituzionale bloccasse il referendum». Fumata bianca anche per il Csm: ieri sono stati eletti nove membri laici su dieci. Meli e Rapisarda ALLE PAGINE 2 E 3

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