Franchigia, risparmio a rischio di Giuseppe Alberti
Franchigia, risparmio a rischio ASSICURAZIONI Franchigia, risparmio a rischio a e o n o r e a I ) L più delle volte, il modesto costo di certe polizze deriva dalla franchigia prevista nel contratto. Più è elevata, minore sarà il premio da pagare. Le formule con franchigia (vale a dire con una quota del danno a carico del contraente) vengono applicate in quasi tutti i tipi di polizza: dalle auto alle moto, dalle assicurazioni infortuni a quelle sanitarie, dai furti del settore commerciale a quello privato, ecc. E funziona sempre allo stesso modo. Talvolta la formula viene introdotta in via obbligatoria: è il caso della copertura contro i danni derivanti dal furto di un'auto particolarmente costosa, per esempio una Ferrari, oppure quando il massimale per una garanzia infortuni risulta troppo elevato. Le percentuali variano a seconda del tipo di rischio. AUTO E MOTO Quando intendiamo assicurare il furto di un'auto «a rischio», vale a dire un modello nel mirino dei ladri, se la normale tariffa è, per esempio, di 35 mila lire per ogni milione, assicurato, prevedendo una franchigia del 15% sul danno con il minimo di un milione di lire, dalle 35 mila lire si può scendere alle 20 mila lire. Questo meccanismo vale anche per quanto riguarda moto, camper, ciclomotori, ecc. Le polizze che più di ogni altra comportano l'esistenza della franchigia sono le «kasko» e quelle definite «collisione». E' difficile trovare una compagnia disposta a emettere polizze di queste due categorie senza l'inclusione di una certa franchigia, anche se l'assicurato è disposto a spendere somme non indifferenti. INFORTUNI Ci sono assicurazioni infortuni che prevedono una franchigia del 3% sul danno fisico permanente quando il tetto di copertura tocca i 200 milioni di lire. Ciò significa che se il grado di invalidità è fino al 3%, all'infortunato non spetterà una lira di indennizzo. Analogamente, se la percentuale accertata è pari a 4, all'invalido spetterà un risarcimento dell'1%. Ancora. Se il tetto di copertura (sempre riferendosi alle stesse compagnie) risulta di 300 milioni di lire, sui primi 200 milioni rimane fermo il 3% che salirà al 5% sui restanti 100 milioni. Quindi, nell'ipotesi accennata, all'infortunato spetterà soltanto 1' 1% sui primi 200 milioni. SALUTE Naturalmente, le percentuali applicate variano a seconda della compagnia assicuratrice e con una notevole elasticità da un caso all'altro. Ma è certo che, di conseguenza, lieviterà (o scenderà) il costo della polizza. Le polizze sanitarie non prevedono una franchigia, bensì uno «scoperto», ma è la stessa cosa. Se per una persona di 40 anni il premio sborsato per una polizza malattia è di un milione di lire (senza scoperto), prevedendo lo scoperto, poniamo per 3 muioni di lire, il costo dell'assicurazione può ridursi a 800 mila lire. CONTRIBUTO A causa di franchigia e scoperto, dunque, si dovrà contribuire al risarcimento del danno, nel caso di un danno di «modesta» entità: il furto parziale sull'auto (ruota di scorta, batteria o specchietti retrovisori), l'eventuale temporaneo ricovero in ospedale al fine di sottoporsi a una serie di analisi, il colpo di frusta che procura 2-3 punti percentuali di invalidità. Come si è visto, la franchigia consente alla compagnia di risparmiare sui risarcimenti, e all'assicurato di economizzare sulle tariffe, con una fetta di rischio a suo carico. Giuseppe Alberti Franchigia, risparmio a rischio ASSICURAZIONI Franchigia, risparmio a rischio a e o n o r e a I ) L più delle volte, il modesto costo di certe polizze deriva dalla franchigia prevista nel contratto. Più è elevata, minore sarà il premio da pagare. Le formule con franchigia (vale a dire con una quota del danno a carico del contraente) vengono applicate in quasi tutti i tipi di polizza: dalle auto alle moto, dalle assicurazioni infortuni a quelle sanitarie, dai furti del settore commerciale a quello privato, ecc. E funziona sempre allo stesso modo. Talvolta la formula viene introdotta in via obbligatoria: è il caso della copertura contro i danni derivanti dal furto di un'auto particolarmente costosa, per esempio una Ferrari, oppure quando il massimale per una garanzia infortuni risulta troppo elevato. Le percentuali variano a seconda del tipo di rischio. AUTO E MOTO Quando intendiamo assicurare il furto di un'auto «a rischio», vale a dire un modello nel mirino dei ladri, se la normale tariffa è, per esempio, di 35 mila lire per ogni milione, assicurato, prevedendo una franchigia del 15% sul danno con il minimo di un milione di lire, dalle 35 mila lire si può scendere alle 20 mila lire. Questo meccanismo vale anche per quanto riguarda moto, camper, ciclomotori, ecc. Le polizze che più di ogni altra comportano l'esistenza della franchigia sono le «kasko» e quelle definite «collisione». E' difficile trovare una compagnia disposta a emettere polizze di queste due categorie senza l'inclusione di una certa franchigia, anche se l'assicurato è disposto a spendere somme non indifferenti. INFORTUNI Ci sono assicurazioni infortuni che prevedono una franchigia del 3% sul danno fisico permanente quando il tetto di copertura tocca i 200 milioni di lire. Ciò significa che se il grado di invalidità è fino al 3%, all'infortunato non spetterà una lira di indennizzo. Analogamente, se la percentuale accertata è pari a 4, all'invalido spetterà un risarcimento dell'1%. Ancora. Se il tetto di copertura (sempre riferendosi alle stesse compagnie) risulta di 300 milioni di lire, sui primi 200 milioni rimane fermo il 3% che salirà al 5% sui restanti 100 milioni. Quindi, nell'ipotesi accennata, all'infortunato spetterà soltanto 1' 1% sui primi 200 milioni. SALUTE Naturalmente, le percentuali applicate variano a seconda della compagnia assicuratrice e con una notevole elasticità da un caso all'altro. Ma è certo che, di conseguenza, lieviterà (o scenderà) il costo della polizza. Le polizze sanitarie non prevedono una franchigia, bensì uno «scoperto», ma è la stessa cosa. Se per una persona di 40 anni il premio sborsato per una polizza malattia è di un milione di lire (senza scoperto), prevedendo lo scoperto, poniamo per 3 muioni di lire, il costo dell'assicurazione può ridursi a 800 mila lire. CONTRIBUTO A causa di franchigia e scoperto, dunque, si dovrà contribuire al risarcimento del danno, nel caso di un danno di «modesta» entità: il furto parziale sull'auto (ruota di scorta, batteria o specchietti retrovisori), l'eventuale temporaneo ricovero in ospedale al fine di sottoporsi a una serie di analisi, il colpo di frusta che procura 2-3 punti percentuali di invalidità. Come si è visto, la franchigia consente alla compagnia di risparmiare sui risarcimenti, e all'assicurato di economizzare sulle tariffe, con una fetta di rischio a suo carico. Giuseppe Alberti
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