Sportineria

Sportineria Sportineria E' Affinità la Coppa del ™ Mondo, si può, si deve parlare dei torinesi visti (testimonianza personale) a Parigi in quei giorni di tanto impegnativo e per noi difficile calcio. I torinesi, attenzione, casomai anche i piemontesi, più o meno assimibilabili, almeno all'estero, ai fratelli del capoluogo. E attenzione ancora: i torinesi non calciofili, quelli che visitano Parigi perché è una piccola Torino, però con il mare e soprattutto le montagne troppo distanti per essere una città pienamente vivibile come la nostra. La Coppa del Mondo è stata [_ da essi vissuta in chiave di utile terrore. Quelli con cui abbiamo parlato (e parlato anche di questa rubrica) hanno detto dell'evento calcistico come qualcosa di apocalittico: prezzi stravolti, alberghi occupati da masnade di pazzoidi, ristoranti invasi da orde di avventori. E persino caroselli di auto nelle strade, i Campi Elisi a Parigi come rue Rome, place Chateau a Torino quando impazzano gli automobilastri nel pallone. Parigi in realtà ha metabolizzato, benino la Coppa del Mondo, partecipandola con delegazioni anche importanti dei suoi cittadini, ma assolutamente riuscendo a conservarsi ampie vivibilissime placche extracalcistiche. Però la psicosi, insieme a una decina di colpi di clacson ritmati, è bastata a molti "torinesi per cercare scampo nei bei parchi, nelle zone espositive, a Parigi sempre ottime ed abbondanti (è o non è una piccola Torino?), persino nei musei. Per sfuggire al calcio, al caro biglietti («tanto il mio Del Piero qui non è lui» - «e che, pago per vedere un bianconero divinizzato?»), i torinesi abituali in giugno-luglio a Parigi hanno scoperto cose relativamente nuove della città satellite. Per sfuggire gli agguati del tifo francese, peraltro sempre misurato, e delle varie invasioni di altre etnìe, hanno lasciato un po' perdere i Campi Elisi, Pigalle, l'Opera, i grandi boulevards dell'assemblarsi classico. Si sono rotolati per una Parigi mezza nuova, che poi è di aspetto molto simile alla Torino vecchia. Qualcuno ci ha fatto venire in mente Macario quando, in una rivista, interpretava il cameriere torinese emigrato a Parigi, ed alla concittadina turista che gli chiedeva di spiegargli la Ville Lumière e la sua cuginanza con Torino canticchiava: «Parigi? Parigi è tutta qui -, le piole son bistrots - ed al Trocadéro - la Senna pare il Po».

Persone citate: Del Piero, Macario, Rome