Origlieremo l'eco del Big Bang

Origlieremo l'eco del Big Bang Origlieremo l'eco del Big Bang Tra i primi esperimenti approvati uno è del Cnr SULLA Stazione spaziale internazionale si farà anche SPOrt. Non ci riferiamo alle attività ginniche che gli astronauti effettueranno quotidianamente per evitare i danni fisiologici prodotti dall'assenza di peso, ma ad un esperimento scientifico che rappresenta un primato italiano sulla grande base spaziale, che verrà montata in orbita a partire dalla fine di quest'anno. SPOrt è la sigla di «Sky Polarizing Observatory», ed è stato il primo esperimento selezionato tra quelli che verranno collocati all'esterno della stazione, sopra una piccola piattaforma chiamata «Express». Sistemata^, su uno dei tralicci portanti della stazione, la piattaforma ha dimensioni di 1,4 metri per 67 centimetri, potrà accogliere fino a 225 chilogrammi di materiale scientifico per esperimenti. SPOrt, che misura 84 per 84 centimetri e un metro di altezza, è stato ideato e realizzato da un team guidato da Enrico Cortiglioni del Cnr di Bologna, e verrà posto sul pallet accanto a un esperimento che esporrà speciali tessuti. Scopo di SPOrt reso possibile da accordi Asi-Nasa, insieme all'Esa e al.Cne, è di studiare la radiazione di fondo dell'universo da 20 a 90 Gigahertz, con un metodo di osservazione e rile¬ vazione che è possibile soltanto dallo spazio, cioè sopra lo schermo atmosferico. SPOrt potrebbe fornire nuove risposte su come si è aggregata la materia che forma l'universo, andando ad integrare i dati del satellite Cobe, la cui missione si è conclusa tre anni fa. Si cercherà per esempio di conoscere come variano le temperature della radiazione di fondo: in questo modo si può risalire all'età delle galassie. «E' una sfida scientifica importante, ed è un esperimento che potrà dare esiti eccezionali», dice Giorgio Palumbo, del team dell'Esa che ha valutato e selezionato gli esperimenti. SPOrt ha vinto una dura selezione presentata nell'ottobre 1996 a Darmstadt, dove, tra tutte le proposte, ce n'erano 30 dedicate all'astronomia. «Dovremo essere puntuali nel consegnare il tutto per il dicembre del 2000 - ricorda Enrico Cortiglioni - ritardi o meno della stazione spaziale. Il tempo è poco, ma stiamo lavorando bene e ce la faremo». L'esperimento SPOrt verrà lanciato con uno shuttle e sarà sistemato sul traliccio esterno da un braccio-robot manipolatore: resterà per un anno e mezzo in orbita e verrà poi ri portato al suolo. [a. 1. e]

Persone citate: Enrico Cortiglioni, Giorgio Palumbo