IN VACANZA CON LA DRUIDA TRA ENIGMA, AMORE E MAGIA

IN VACANZA CON LA DRUIDA TRA ENIGMA, AMORE E MAGIA IN VACANZA CON LA DRUIDA TRA ENIGMA, AMORE E MAGIA TTENTI al mito, non porta altro che guai. Tanti ne succedono, tra misteri di provincia e segreti millenari, ai personaggi da operetta che percorrono le pagine brillanti e divertite del romanzo di Baudino. Quando ci si mette sulle tracce del passato, il meno che possa accadere è di veder sconvolta la propria vita: qui i destini si intrecciano ica caccia al tesoro - ma poi le carte si ricompongono nel mmedie per famiglie, quasi che tutto sia stato architetna soluzione «teatrale», su cui pesa la mano dell'artefice l'autore. Siamo sull'Alpe tra Italia e Francia, rassicudi montagne, valloni e pinete dove si respira largo, un ossido di carbonio. L'hotel «Felibre» è il simbolico punto come in una caotica caccia al tesoro -lieto fine delle commedie per famiglitato in vista di una soluzione «teatramassimo, ovvero l'autore. Siamo surante panorama di montagne, vallonpo' più in su dell'ossido di carbonio. Ldi raccordo di anime vacanziere che vi fanno tappa alla ricerca di qualche giorno di meritato relax. Qualcuno, però, arriva alla ricerca di qualcosa di più sostanzioso: il professor Cassinis Giulio e l'amico Marco, infatti, sperano di posare le grinfie su un bassorilievo celtico raffigurante una druida, cioè un'antica sacerdotessa dei Galli. Sarebbe un ritrovamento prezioso per i ricercatori, che investigano tra gli indigeni del luogo, sperando di ricavare utili infomazioni dalla loro presunta minchioneria. Si ha l'impressione, piuttosto, che gli abitanti del paese prendano a loro volta in giro i due «studiosi», con la contadina arte della finta tontaggine. In questo è maestro il «jongtlar», una specie di visionario vagabondo locale, che sull'onda dei suoi racconti provocatori lascia trapelare scorie di mitologie dalle quali è opportuno tenersi alla larga. Ma anche Tonio, il pacioso pro¬ prietario del «Felibre», il falegname Cianfré e l'attempata maga da letto Tina, maschere di rappresentanza di una schietta provincialità, sembrano trasmettersi - di comune accordo - una sorta di sotterraneo tam-tam mirato a sviare le ricerche. H lettore comincia quindi a domandarsi se davvero esiste un mistero remoto, e quali possono essere le conseguenze della scoperta. Baudino è bravo a tener tesa la corda della doppiezza, a metà tra la voglia di scoprire l'arcano e la tentazione di abbandonarsi al diletto un po' pettegolo della vacanza aperta. Sì, perché c'è anche la fascinosa Anna all'hotel, che vaga indecisa tra le braccia di Giulio e quelle di Marco, ma al contempo sembra racchiudere un segreto che la rende sfuggente e tormentata. E poi c'è il professor Follis, che dà la caccia alle farfalle mentre la procace moglie Brigitte sfarfalleggia a modo suo. E un mercante d'arte francese, Jean Baptiste, più simile a un imbranato farabutto da fumetto che a un arrivista senza scrupoli. La rappresentazione mantiene tutte le promesse del ca so, tra incendi e scomparse, riti magici da oratorio e finte uccisioni, tradimenti veri e accoppiamen ti giudiziosi, mentre il mistero tro va la strada per risolversi in se stesso, lasciando ai personaggi il compito di tracciare nuove rotte ai propri destini. E' tutta una bella vacanza, suggerisce l'autore, ih cui il giallo della ricerca pian piano sfuma nel rosa della commedia, tra tipologie originali ed eclettismi verbali, suspense moderata e spensierate scappatelle dalla routine quotidiana. Giù a valle la vita incalza col suo traffico e con gli sbadigli delle abitudini; quassù al «Fe libre» tutti quanti - lettori compresi - si sono spassati in una simpatica licenza esistenziale, ricca di tragicomici spunti psicologici, venata di oscure rievocazioni leggendarie. Attenti al mito, quindi, e attenti alla druida, se non altro perché ti può cambiar la vita col suo enigmatico sorriso. Sergio Peni IL SORRISO DELLA DRUIDA Mario Baudino Sperling & Kupfer pp. 303 L. 28.900

Persone citate: Baudino, Cassinis Giulio, Follis, Jean Baptiste, Kupfer, Mario Baudino, Sergio Peni, Sorriso

Luoghi citati: Francia, Italia