INDAGINE ALLA POLACCA di Masolino D'amico

INDAGINE ALLA POLACCA INDAGINE ALLA POLACCA Powers tra giallo e storia LA MEMORIA DELLA FORESTA Charles T. Powers Feltrinelli pp. 382 L 32.000 OME si apprende dal risvolto di copertina, Charles T. Powers (1943-1996), giornalista, visse per cinque anni a Varsavia come corrispondente del Los Angeles Times, e in seguito a quella esperienza si ritirò nel Vermont a scrivere questo romanzo, destinato a rimanere il suo unico. E' un romanzo insolito per uno scrittore americano, in quanto si svolge in un piccolo centro rurale della Polonia, a centocinquanta chilometri dalla capitale, e i personaggi sono tutti polacchi; si svolge, anche, oggi, ma ci si volta continuamente indietro a scrutare nell'ormai lontano ma mai dimenticato passato dei tempi bellici. La vicenda è raccontata in parte in prima persona da Leszek, ventisei anni, contadino nella modesta fattoria ereditata dal padre, e in parte da un autore innominato e onnisciente, nonché abbastanza reticente. Leszek esordisce rammaricandosi di non avere una appassionante vicenda di spionaggio e di intrighi internazionali come quelle che egli stesso amava leggere una volta, bensì, semplicemente, il resoconto di una indagine su scala ridotta, riguardante piccoli crimini e soperchierie locali; in realtà, come vedremo, la vicenda si estende poi in profondità, andando a frugare in un disagio collettivo ben più inquietante dell'apparente banalità del contrabbando di armi in cui l'improvvisato detective va a ficcare il naso. L'inchiesta è sollecitata dalla morte violenta, con la testa sfondata da un arnese non ritrovato, di Tomek, coetaneo e amico di Leszek. A differenza di Leszek, che dopo una breve esperienza ha dete¬ stato la città, in cui si è sentito un estraneo, ed è tornato alla pur dura vita dei campi, Tomek ha lasciato la fattoria e il padre, Staszek Powierza, uomo che a differenza di lui si è sempre distinto per abnegazione, imbrancandosi con individui della metropoli impegnati in traffici poco chiari. Quando il cadavere di Tomek viene rinvenuto nei bosco nessuno in paese sembra troppo ansioso,di saperne di più, e a questo punto Leszek inizia una specie di goffa ricerca individuale, presentandosi ai conducenti delle corriere dove Tomek poteva avere viaggiato, chiedendo in giro se qualcuno lo aveva visto, ecc., fino ad arrivare a una ditta di trasporti con sede nella periferia di Varsavia, dove sta per essere assunto come autista quando viene riconosciuto e allontanato. Alle indagini di Leszek si affiancano quelle di un altro personaggio, padre Tadeusz Kròl, il quale ha scopi meno chiari, uno essendo risolvere il proprio conflitto con un prete più giovane e dai metodi più aggressivi. Andando avanti però scoprire chi ha ucciso Tomek diventa meno interessante di una nuova serie di misteri. Nel circondario della rittadina di Leszek comincia a riscontrarsi una serie di strani furti ai danni di molte abitazioni, dalle quali qualcuno sottrae certe pietre su cui poggiano le mura. Occupandosi anche di questi furti di pietre, Leszek scopre che la zona ospitava, mezzo secolo prima, una numerosa . comunità ebraica, ora totalmente dispersa; e che c'era anche un cimitero israelitico, non più segnato sulle carte, le cui lapidi vennero saccheggiate e usate nella costruzione di case di campagna. Nessuno sembra ricordare più gli ebrei, anche se a cercarli bene un paio di superstiti esistono ancora, sia pure camuffati da cittadini qualunque; è come se la gente avesse rimosso un ricordo che lamette a disagio. E in effetti quando qualche superstite si decide a rispondere agli interrogativi di Leszek, emergono storie poco edificanti. All'epoca degli arresti e delle deportazioni operati dai nazisti ci fu chi negò agli ebrei ogni soccorso, e persino gli uomini.della resistenza, dovendo scegliere fra la propria gente e costoro, seppero sempre chi sacrificare; poi, una volta eliminati gli ebrei, molti fecero dello sciacallaggio sulle loro proprietà. Lo stesso padre di Leszek, morto ormai da diversi anni, tenne durante l'occupazione tedesca un contegno tutt'altro che limpido, o così almeno risulta, ora, da alcune testimonianze. Queste addensano vieppiù il grigiore che incombe sulla vita di Leszek nel microcosmo rurale, manifestazioni erotiche non escluse il giovane cerca moglie ma intanto ha una relazione senza futuro con l'insoddisfatta consorte del veteri nario alcolizzato (quest'ultimo rea lizza in se stesso la simbolica unione dei due principali interessi dei paesani, le bestie e i prodotti della distilleria locale). L'amaro finale, dove nulla veramente si risolve ma tutti escono un po' più consapevoli della propria meschinità morale, è in carattere col clima cupo di tutto il libro. Masolino d'Amico LA MEMORIA DELLA FORESTA Charles T. Powers Feltrinelli pp. 382 L 32.000

Persone citate: Charles T. Powers, Della Foresta Charles, Powers Feltrinelli

Luoghi citati: Los Angeles, Ome, Polonia, Varsavia, Vermont