1 tassi sono ancora fermi

1 tassi sono ancora fermi 1 tassi sono ancora fermi E l'industria attacca le banche ROMA. Anche gli ultimi dati dalle città campione confermano che a luglio l'inflazione non si è mossa dall'1,8% su base annua. A questo punto l'attesa per una limatura del tasso di sconto da parte della Banca d'Italia diventa più forte, anzi, c'era chi era convinto che ciò avvenisse proprio in parallelo alla diffusione dei dati delle città campione sul costo della vita. Ma Fazio ha preferito prendere tempo e le previsioni di appuntamento con il taglio del «Tus» si spostano a domani, venerdì. «Probabilmente è ora di ridurre il costo del denaro ma la valutazione la può fare solo il governatore. Sono convinto che, come sempre, lo farà nel modo migliore e mi auguro a breve», commenta al volo il ministro del Commercio estero, Augusto Fantozzi. Ma, secondo il vicepresidente della Confindustria, Carlo Callieri, non è solo il ribas¬ so del tasso di sconto la chiave per favorire ripresa e occupazione. Così chiede al governatore della Banca d'Italia di rivolgere un appello agli istituti di credito perché il costo del denaro per le aziende diminuisca. Richiesta che ha immediatamente avuto polemiche risposte dalle associazioni bancarie. «Il vero problema è il costo del denaro che prendiamo», ha detto Callieri, aggiungendo: «Per le imprese, purtroppo le riduzioni del tasso di sconto già attuate non si sono tradotte automaticamente in denaro meno caro». Secca la replica del presidente dell'Abi, Maurizio Sella: «Sono stupito dalle parole di Callieri - dice -. Dovrebbe sapere che il tasso attivo medio del sistema bancario è in ininterrotta discesa da 31 mesi. Da fine '92 ad oggi il tasso di sconto è sceso di 7 punti, dal 12 al 5%, mentre quello sui prestiti è diminuito di 9,04 punti, dal 16,93 al 7,89%. La differenza è quindi di oltre due punti. Per quanto riguarda poi il periodo più recente continua Sella - in poco più di due mesi il "Tus" è sceso di 0,50 punti, contro gli 0,62 del tasso attivo medio, che, con il 7,89% toccato a giugno, si è allineato a livelli europei, oltre ad aver segnato un minimo storico». E il presidente dell'Acri, Sandro Molinari, aggiunge: «Si possono fare tutte le sollecitazioni di questo mondo ma la più valida è senza dubbio quella che il mercato può esprimere». [v. cor.] Maurizio Sella presidente Abi

Persone citate: Augusto Fantozzi, Callieri, Carlo Callieri, Maurizio Sella, Sandro Molinari

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