«Sono mostri, non persone»

«Sono mostri, non persone» «Sono mostri, non persone» IIpadre di Maria Letizia Berdini «Inutile il sacrificio di mia figlia» CIVITANOVA MARCHE. «Se non sono mostri mi rifiuto comunque di chiamarli persone». Sono passati quasi due anni - era il 27 dicembre del 1996 - da quando un sasso lanciato dal cavalcavia della Cavallosa, vicino a Tortona, centrò il parabrezza dell'auto in cui Maria Letizia Berdini viaggiava insieme al marito, uccidendola sotto i suoi occhi, e il padre, Vincenzo Ber¬ dini, si ritrova a dover commentare insieme alle fighe rimaste, Maria Grazia e Mariarosa, altri lanci e altra follia. Consapevoli, dice Maria Grazia, che «il sacrificio di Letizia non è servito a niente». «Vorrei sapere - scandisce forte Vincenzo, riaprendo, dopo tanto tempo, un dialogo a distanza con il presidente Violante - se dopo quello che è successo in questi giorni il presi¬ dente della Camera, il ministro della Giustizia e i rappresentanti dello Stato sono ancora convinti che queste persone, oltre ad essere degli assassini non sono anche dei mostri». Un dolore immutato, quello dei Berdini, che si intreccia con la sorte tormentata dell'inchiesta di Tortona, culminata nelle dimissioni dalla magistratura del pm Cuva, mentre il processo ai presunti colpevoli è stato rinviato a ottobre in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci sull'art. 513. «E pensare che noi - ricorda Maria Grazia - speravamo in una giustizia rapida, in una condanna che non sarebbe servita certo a restituirci Maria Letizia, ma a salvare la vita a qualcun altro». [Ansa]

Persone citate: Berdini, Cuva, Inutile, Maria Grazia, Maria Letizia, Maria Letizia Berdini

Luoghi citati: Civitanova Marche