Sassi-killer, Pincubo è tornato

Sassi-killer, Pincubo è tornato Forse un'unica mano dietro i lanci che hanno colpito sette auto in pochi giorni tra Mantova e Brescia. Caccia a una berlina Sassi-killer, Pincubo è tornato Sette feriti in Lombardia, uno è gravissimo BRESCIA. Sassi killer, l'incubo riiorna. Sei feriti nel Mantovano, un uomo in fin di vita nel Bresciano. Nuovi, inquietanti episodi che riportano alla memoria le immagini della tragica fine di Maria Letizia Berdini, la giovane uccisa da un gioco di morte il 27 dicembre del 1996, nei pressi di Tortona, sulla A21. Sono sette le auto colpite in pochi giorni tra le province di Mantova e di Brescia. E, a lanciare i sassi, secondo gli investigatori, sarebbe la stessa mano. E' gravissimo l'episodio avvenuto lunedì notte nel Bresciano, in un crescendo che sembra segnare il riaffacciarsi di un incubo sulle strade. Un uomo versa in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Brescia, dopo essere stato colpito da un sasso lanciato contro la sua vettura da un'auto in corsa nei pressi di Orzinuovi (Brescia), lungo la Statale 668. L'uomo, un artigiano di 42 anni, prima di perdere conoscenza ha raccontato ai carabinieri di avere visto i fari di un'auto che lo ha sorpassato e poi di aver sentito un forte botto. Il sasso, che ha sfondato il parabrezza, lo ha colpito in pieno petto. Ricoverato all'ospedale di Manerbio, vista la gravità delle sue condizioni è stato trasferito all'ospedale di Brescia. Orzinuovi, nella pianura bresciana, dista una cinquantina di chilometri da Castiglione delle Stiviere (Mantova), dove sempre lunedì notte è avvenuto il lancio di un cubetto di porfido che ha colpi¬ to l'auto su cui si trovavano quattro giovani. La pietra ha sfondato il parabrezza e il lunotto. Le schegge di vetro hanno ferito i quattro giovani, che hanno dovuto fare ricorso alle cure dell'ospedale di Castiglione. In osservazione è stata tenuta una ragazza di 21 anni di Castel Goffredo, che si trovava sul sedile posteriore: le schegge di vetro le si sono conficcate nell'occhio sinistro. E, dopo il ferimento dei quattro giovani, un'ora dopo ai carabinieri è stato segnalato un altro lancio di pietre avvenuto a pochi chilometri di distanza, questa volta sulla provinciale per Castiglione delle Stiviere, in Comune di Solferino. Il parabrezza del «Maggiolone» condotto da Francesco Rodighiero, 22 anni, di Castiglione, è stato colpito da un sasso lanciato dal passeggero di un'altra vettura mentre era in fase di sorpasso. Il giovane è stato medicato all'ospedale di Castiglione! per escoriazioni al volto e al tronco provocate dalle schegge di vetro, e giudicato guaribile in sette giorni. E sembra proprio assumere i contorni del raid il lancio di sassi: già nella notte tra sabato e domenica scorsa quattro auto erano state colpite dai sassi, e una persona era finita all'ospedale, sulla statale Goitese tra Guidizzolo e Cerlongo, a pochi chilometri dal punto in cui si sono verificati i nuovi lanci lunedì notte. Da domenica scorsa la paura per gli automobilisti che transitano lungo le strade della Lombardia orientale ha le sembianze di un'auto veloce, una berlina o una spider, da cui vengono scagliati come proiettili sassi di grandi dimensioni. Non sembrano esserci dubbi, tra chi indaga, sul fatto che tutti gli agguati siano collegabili. L'area dove i lanciatori hanno colpito è abbastanza ristretta, i tempi dei diversi lanci sono compatibili con un'unica vettura che si sposti velocemente da un luogo all'altro. Altro elemento che gli investigatori stanno approfondendo è il percorso compiuto dall'auto assassina, sempre che sia valido l'assunto che di una sola auto si tratti. Un percorso per esperti, strade di campagna, buie, solitarie, strade che può percorrere velocemente solo chi le conosce bene. Fatti gravi che ripropongono il tema scottante della sicurezza sulle strade. Il Sap, sindacato autonomo di polizia e il CSP (centro di studi e ricerche sulla polizia) chiedono un numero verde che permetta ai cittadini di comunicare con la polizia stradale, ma, soprattutto, la copertura dei quasi tremila posti previsti nell'organico della polstrada che sono da anni vacanti. Un «gioco» assurdo, che in dodici anni ha fatto sette vittime. La prima è del 1986, quando il lancio dei sassi dai cavalcavia era ancora un fenomeno poco conosciuto. Il lancio di sassi dalle auto in corsa, invece, non ha provocato finora alcun morto ed è una «moda» più recente: il primo caso risale al luglio del 1994, sulla superstrada Firenze-Livorno, [a. tor.] Niente cavalcavia Le pietre vengono scagliate da una vettura durante i sorpassi A destra, l'auto di Antonio Dusini con il parabrezza sfondato da un sasso e a lato un controllo dei carabinieri su un cavalcavia

Persone citate: Antonio Dusini, Bresciano, Castiglione, Francesco Rodighiero, Mantovano, Maria Letizia Berdini