Times Squarci chiusa per crollo

Times Squarci chiusa per crollo Un morto, uffici abbandonati, traffico nel caos, niente spettacoli Times Squarci chiusa per crollo Cade l'impalcatura d'un grattacielo sulla 43a strada NEW YORK. Dal caos alla quiete irreale, sconosciuta, impensabile in un posto come Times Square, l'incrocio più trafficato del mondo, come lo chiamano tutti i newyorkesi, anche quelli che il mondo non lo conoscono. La parte d'impalcatura crollata lunedì da un grattacielo in ristrutturazione sulla 43a strada ha ucciso una donna, ha ferito una dozzina di persone ed ha praticamente spaccato in due la città. La vittima era una vecchia signora di nome Thereza Feliconio che aveva seguito il consiglio della tv di non muoversi di casa per evitare il caldo umido e soffocante di questi giorni. Se ne stava nel suo appartamento di fronte al grattacielo quando un pezzo di impalcatura si è abbattuto sull'edificio, penetrandovi «come una spada in una forma di formaggio», ha detto un testimone. E' certamente morta sul colpo, hanno detto i vigili del fuoco, e probabilmente non ha neanche capito che diavolo stesse accadendo. I feriti sono in gran parte operai che erano appena saliti sull'impalcatura per compiere il loro lavoro. Mesi fa, sempre lì, un loro collega ci aveva lasciato la vita, incastrato in un montacarichi destinato a portare su il materiale. Nel descrivere la scena successiva al crollo, fra i testimoni era tutto un fiorire di esempi cinematografici. Gli operai e i poliziotti hanno subito bloccato le strade attorno al grattacielo. In pochi minuti l'onda del traffico in arrivo si è accumulata su se stessa e le automobili non potevano né proseguire né tornare indietro. Le migliaia di persone che si stavano recando al lavoro (la concentrazione di uffici in quella zona della città è seconda solo a Wall Street), o che si trovavano lì come turisti venivano anche loro bloccate, a fare mucchio con le persone costrette ad abbandonare i loro appartamen- ti nei palazzi adiacenti. Solo che i turisti potevano andare altrove, gli impiegati potevano tornare a casa ma gli evacuati non sapevano dove andare, molti di loro erano anziani e il caldo rischiava di essere loro fatale. Così, faticosamente, alcuni autobus provvisti di aria condizionata sono riusciti a raggiungere la zona per ospitarli, in attesa che si decidesse dove mandarli. Poi, nel pomeriggio, quando un minimo di ordine era stato stabilito, è cominciato l'esame della situazione e il responso è stato che tutta la zona doveva restare chiusa perché potevano avvenire altri crolli. E' stato a quel punto che è, arrivata la cal¬ ma irreale. L'incrocio più trafficato del mondo si è trasformato in un'isola pedonale piena di gente che quasi godeva a starsene nel bel mezzo di Broadway o della Sesta e della Settima Avenue. Ormai agli impiegati cacciati dagli uffici e ai commessi i cui negozi erano stati chiusi si erano aggiunti migliaia di curio¬ si che avevano saputo del crollo da «New York One», il canale «tutto notizie» che cerca di riprodurre su scala cittadina ciò che la Cnn fa su scala mondiale. La zona era dunque sempre affollatissima ma in modo insolito: invece della marea di gente dal passo olimpionico, una marea di gente tranquilla che par- lava, «socializzava» e gustava i gelati che qualche venditore scaltro aveva preso a offrire. Al calar della sera la scena è cambiata di nuovo. Quello è infatti anche il «theater district», la zona dei teatri, nonché dei locali a luci rosse contro i quali proprio l'altro ieri era scattato il blitz di Giuliani. Quei pochi che erano sopravvissuti ai poliziotti del sindaco sono stati chiusi dal pericolo dei crolli, così l'umanità di "Times Square, l'altra sera, era formata da gente elegante ma arrabbiatissùna perché aveva trovato il teatro chiuso, da procaci ballerine «esotiche» che si aggiravano nelle loro vertiginose minigonne senza saper che fare e da aspiranti guardoni dei loro spettacoli, frustrati nei loro desideri. «In fondo è questo il vero spettacolo», diceva David Rothenberg, che doveva recitare in uno dei tanti show cancellati. Franco Pantere!!! Dodici i feriti quasi tutti operai Gigantesco ingorgo manda in tilt il cuore della Grande Mela La polizia blocca l'accesso a Times Square, nel centro di New York dopo il crollo dell'impalcatura di un grattacielo in ristrutturazione. Una pioggia di oggetti di legno e metallo ha colpito la piazza, mentre una donna è rimasta trafitta nel suo appartamento, [fotoap)

Persone citate: David Rothenberg, Franco Pantere, Giuliani, Mesi

Luoghi citati: New York